Samby, paralizzato da una carabina. L’appello: “Chi sa, si faccia vivo”

VOLTA MANTOVANA – L’amore incondizionato, a volte, può salvare la vita. Ne è l’esempio Samby, un meticcio di mezza taglia di undici anni. Samby il 31 gennaio è stato raggiunto alla schiena da un pallino di carabina, in una delle vie principali di Volta Mantovana, dove era solito andare da solo a fare la propria passeggiata. Nessuno ha visto, nessuno ha sentito, pare. Il colpo ha raggiunto la vertebra L3, provocando la fuoriuscita di midollo. Drastica la sentenza della clinica Benaco Blu di Castiglione delle Stiviere: paralisi delle zampe posteriori. Ma la famiglia di Samby, composta da Fabio Stevan, Cristina Trivini e i due figli, non ha pensato nemmeno un momento a sopprimerlo. Con amore e dedizione se ne sono presi cura, proprio come si farebbe con un figlio o con un fratello e oggi Samby è felice. “Gli abbiamo comprato un deambulatore, in casa trascina le gambe, ma quando lo porto fuori usa le sue ruote e riesce ad essere tutto sommato libero – spiega Fabio -. Però non è più in grado di fare i propri bisogni da solo, quindi ci prendiamo cura di lui a turno”. La famiglia Stevan ha sporto denuncia ai carabinieri di Volta Mantovana, oltre a fare vari annunci sui social, per trovare il colpevole di un tale gesto, ma ad oggi ancora nulla. La famiglia però, non si arrende e lancia un appello: “Le gambe sane del nostro cane non ce le darà indietro nessuno, ma è un’ingiustizia troppo grossa, chiunque abbia sentito o visto qualcosa, si faccia vivo”.

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