San Martino d/A, Comune al lavoro per il nuovo Pgt: “Il primo procedimento è stato avviato 17 anni fa”

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SAN MARTINO DALL’ARGINE – “Sembra già passato molto tempo, ma solo sei mesi fa è iniziato il mio terzo mandato come Sindaco di San Martino d/A. Come ricorderete c’era solo una lista presente alle elezioni, pertanto in Consiglio Comunale siedono tutti i membri che si sono candidati nella lista che rappresentavo. E’ un gruppo rinnovato, con la
base storica che iniziò questa avventura nel 2013, e con l’aggiunta di quattro nuovi elementi”, così inizia il bilancio del Sindaco Alessio Renoldi. “Ci siamo ritrovati da subito a dover gestire molti cantieri aperti: la riqualificazione della piazza, la posa della fibra, la costruzione della ciclabile, la sistemazione dell’ex-cinema, l’ottimizzazione dell’illuminazione pubblica, il rinnovamento del parchetto, la collocazione delle colonnine elettriche, e diversi altri lavori – continua il primo cittadino -. Tanta polvere e di conseguenza tanti disagi. Sono consapevole che sia stato un anno difficile da questo punto di vista, ma solo realizzando le opere e le infrastrutture si può rimanere al passo coi tempi. E’ con questo spirito che negli ultimi anni abbiamo lavorato, per rendere San Martino più funzionale, più tecnologico, più bello e più attrattivo”.

Sfide che non mancheranno neppure in questo nuovo anno appena iniziato. In primavera il Comune lavorerà alla redazione del nuovo Piano di Governo: a tale proposito saranno promossi momenti di confronto aperto a tutti i cittadini e agli autori che gravitano sul territorio, con la finalità di far emergere criticità, temi e obiettivi condivisi che potranno trovare sviluppi nei tre documenti che compongono il PGT. “Sono passati 17 anni dall’avvio del primo procedimento di Pgt. Nel 2006 prese il via e nel 2011 venne approvato. Dal primo avvio del procedimento ad oggi – spiega Renoldi – sono avvenute profonde trasformazioni socio-economiche sia su scala provinciale che su quella comunale. Nel frattempo è mutato anche il quadro normativo regionale. Da qui è nata la necessità di un nuovo Piano”.