Sanità, appello dei sindacati ad Ats e ASST: “Vaccino anche per i lavoratori in appalto”

MANTOVA – Sono circa tremila in provincia di Mantova le persone che, pur lavorando nel mondo sanitario, non hanno potuto usufruire della corsia preferenziale per la vaccinazione anti covid. Si tratta di tutte quelle lavoratrici e di quei lavoratori che sono impiegati, attraverso contratti di appalto, nei servizi degli ospedali come le mense, le pulizie, la sicurezza, il trasporto, la ristorazione e il bar, i centralini. Un problema che sussiste negli ospedali pubblici, privati e anche nelle case di riposo.

Si tratta di persone che, di fatto, sono potenzialmente a contatto con il virus quotidianamente e che rischiano di infettarsi ma anche di infettare i pazienti con cui entrano in contatto, i famigliari e le persone care. Si pensi, per fare un esempio, alle lavoratrici del settore pulizie che operano negli ospedali e hanno il compito di pulire le stanze dei pazienti, oppure agli operatori della vigilanza, gli addetti alle mense e alla ristorazione che hanno contatti con diverse persone nell’ambito del loro lavoro.

Filcams Cgil, in considerazione di ciò, chiede che anche per tutti questi lavoratori venga prevista un’adesione al vaccino in tempi rapidi perché, di fatto, si tratta di lavoratrici e lavoratori esposti. Filcams-Cgil Mantova, insieme a Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, ha inviato una lettera al direttore di Ats Valpadana, Salvatore Mannino, e al direttore generale di Asst Mantova, Raffaello Stradoni, nella quale questa richiesta di vaccinazione per queste categorie di lavoratori viene sottolineata con forza.

Abbiamo intenzione di sollecitare la campagna vaccinale anti covid nei confronti di queste personespiega Roberta Franzini di Filcams Cgil Mantovaperché crediamo che vaccinare tutto il personale degli appalti sia un atto di riconoscenza per l’impegno profuso durante il picco pandemico. Un impegno che, tutt’oggi, viene garantito“.

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