MANTOVA – “Dal PD ancora sterile propaganda contro Regione Lombardia e la legge di potenziamento della sanità finalmente al voto in Aula consiliare dopo settimane di ostruzionismo delle opposizioni. La polemica avviata dalla sinistra sui ticket sanitari è del tutto fuorviante e priva di fondamento”, così commenta la notizia, apparsa per mezzo stampa, il Consigliere della Lega Alessandra Cappellari che prosegue: “Come ha giustamente spiegato ieri in aula il Consigliere Emanuele Monti, relatore della proposta di legge in votazione, le sanzioni entrano a far parte del fondo sanitario e quindi destinate ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e indicano le prestazioni erogate dal piano sanitario del SSN, ovvero tutti i servizi ai quali i cittadini possono accedere gratuitamente, o attraverso il pagamento di un ticket, presso le strutture pubbliche e convenzionate presenti sul territorio.
Sanità, Cappellari (Lega): “Sui ticket solita confusione della sinistra, Regione Lombardia prima ad azzerare i super ticket”
I LEA sono concessi ai cittadini tramite il Sistema Sanitario Nazionale – sottolinea il Consigliere Cappellari – i servizi extra LEA sono garantiti, per la maggior parte, grazie ai fondi propri di Regione Lombardia. Forse a sinistra non sanno che i soldi incassati dai ticket vengono redistribuiti sotto forma di altri servizi alla popolazione: se il PD, con i soldi della Regione, chiede di abbassare i ticket suggerisce – di fatto – di togliere risorse già destinate ad altri capitoli di spesa, ovvero servizi ai lombardi, in sintesi vogliono forse questo? La soluzione è quella di chiedere al Governo centrale di abbassare i ticket per tutte quelle Regioni, come la Lombardia, con i bilanci in pareggio.
Per chiarire ancora una volta alle opposizioni – precisa Cappellari – i soldi per la riduzione dei ticket sanitari vanno trovati a livello di Stato centrale e non tramite la Regione. Ricordo infine ai Dem. che la Lombardia, con grande sforzo e prima di tutti, ha iniziato a togliere dal 2013 i super ticket fino ad azzerarli – conclude Cappellari – segno concreto dell’attenzione della Regione che smentisce, come sempre, le polemiche strumentali di chi non sa fare altro che criticare un sistema sanitario – quello lombardo – unanimemente riconosciuto come eccellenza a livello nazionale ed europeo”.