Sanità, Forattini (Pd): “Da Ats 3mln al privato per accorciare liste d’attesa. Fiasconaro (M5S):”basta sanità privata, potenziare quella pubblica”

MANTOVA – L’ATS Valpadana ha pubblicato un bando per individuare un privato accreditato o contrattualizzato che svolga tutte quelle prestazioni (ambulatoriali, diagnostiche, piccoli interventi) rimaste inevase durante i mesi della pandemia. Ne prende atto la consigliera del Pd Antonella Forattini, componente della commissione Sanità in Regione Lombardia, che commenta: “Una procedura di per sé legittima, in quanto deliberata da Regione Lombardia che il 2 agosto scorso ha messo a disposizione, proprio per la stessa finalità, 50 milioni per le strutture pubbliche e 50 per il privato. Si tratta di delibere che abbiamo a suo tempo criticato, perché ancora una volta sono state messe sullo stesso livello le strutture pubbliche e quelle private. Ma quel che ci lascia più sbalorditi, in questo caso, è che si pubblichi il 29 settembre un bando dal valore di 3 milioni di euro con scadenza il 6 ottobre e con criteri che lasciano ben poco spazio all’immaginazione sui possibili privati interessati: non sono, infatti, molti i soggetti che possono concorrere per un numero così elevato di prestazioni”.

“Sarebbe inoltre opportuno sapere quanto di quei 50 milioni destinati al pubblico sia effettivamente arrivato ai nostri ospedali, perché auspico che la dottoressa Mara Azzi punti in primis a saturare le tante potenzialità delle strutture che dirige” aggiunge Forattini, riferendosi al nuovo direttore generale dell’Asst di Mantova e precisando in proposito che “il bando ritirato lo scorso 7 settembre dall’ex direttore Stradoni, oltre ad essere stato pubblicato in periodo pre-pandemia, andava a togliere risorse al bilancio dell’azienda ospedaliera Carlo Poma”.

“Infine – conclude la consigliera dem – mi chiedo se questi 3 milioni, messi a disposizione per il privato, siano stati calcolati a fronte di liste d’attesa condivise e valutate dal nuovo direttore dell’Asst”.

Sulla questione interviene anche il Consigliere regionale M5S Andrea Fiasconaro

“Riguardo alla proposta di esternalizzare l’alta diagnostica ai privati, poi ritirata dall’ex dg Stradoni, sembrava tutto rientrato invece viene abolito un bando e se ne fa un altro” commenta Fiasconaro.
“Mi rendo conto che i soggetti sono diversi: il primo bando era dell’ASST, mentre questo dell’ATS, e quest’ultimo si inserisce in una precisa programmazione fatta da Regione Lombardia. Non possiamo nasconderci a lungo dietro ai disagi provocati dalla pandemia, l’emergenza sanitaria – aggiunge – ha sicuramente influito sull’aumento delle liste d’attesa e sugli aspetti gestionali-logistici degli ospedali pubblici, ma più che altro ha aggravato una situazione già critica”.

“Questa mancanza cronica va sanata, altrimenti il rischio concreto è di andare sempre in difficoltà alla prima situazione critica – prosegue Fiasconaro – potrebbe essere interessante ragionare di sospendere solo temporaneamente l’attività chirurgica in libera professione all’interno dell’ospedale, per dare priorità a quella mutuata e cercare così di smaltire più rapidamente quelle liste d’attesa.
Oggi ci troviamo in una fase di post emergenza e di recupero che va assolutamente mantenuta e stimolata. Un’occasione per potenziare e riorganizzare l’offerta pubblica e smettere una buona volta di affidarci ai privati per mancanza di alternative.” Conclude.