Sara Bottazzi spiega gli effetti dei cambiamenti climatici sul Po

La climatologa Sara Bottazzi

PEGOGNAGA – Giovane, bella, dotta, ma umile. Sono le doti emerse nella pegognaghese Sara Bottazzi, laureata in scienze e tecnologie per l’ambiente e le risorse, nel presentare, in sala civica Bombetti gremita di esperti e uditori, la propria tesi magistrale su “Ricerca delle evidenze del cambiamento climatico, con particolare riferimento al fiume Po e al parco sovracomunale del Morbasco (PLIS)”.
Nel contesto degli incontri voluti dal sindaco Matteo Zilocchi intitolati “Largo ai giovani”, Sara ha confermato, come dimostrano i suoi studi, lo spiccato cambiato del clima, che induce altresì un marcato cambiamento della biodiversità nella valle padana, determinato dalla forte antropizzazione ed espansione urbana, che ha ridotto la zona ecologica. Dal 2014 nel Po non si sono più effettuate piene primaverili e nel 2022 si è registrata la maggiore siccità, talché la portata massima del corso del fiume era scesa di 180 m3 al secondo in meno rispetto al passato. Il record di magra è sceso a meno 8 mt rispetto allo 0 igrometrico. Piene drammatiche del Po risalgano al 1994 e al 2000. Il cambiamento riguarda l’intero mondo. Lo strano è che in trent’anni i volumi delle precipitazioni sono sostanzialmente gli stessi. E’ cambiata la loro concentrazione: di qui i disastri idrogeologici, ai quali ha contribuito e continua a contribuire l’inavveduto stile di vita dell’uomo, rispettoso solo a parole della natura.

Riccardo Lonardi

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