Sciopero alla Cifa di Castiglione: “Poca trasparenza sui premi di produzione”

CASTIGLIONE – Stato di agitazione alla Cifa di Castiglione: l’azienda che si occupa, della produzione macchinari per calcestruzzi e lavori stradali, ha visto gli operai fermarsi stamattina dalle 8 alle 9, e un’altra manifestazione di sciopero si ripeterà oggi pomeriggio dalle 15 alle 16.

“Lo stato di agitazione in essere è l’evoluzione di un percorso: siamo arrivati a questo a causa dei comportamenti dell’azienda, che ci sta abituando a scelte unilaterali per le premialità e per la mancata discussione sui premi di risultato – spiega Alessandro Volta, funzionario della Fiom Cgil -. A detta dell’azienda la distribuzione dei premi viene decisa in base a come vengono svolte le lavorazioni, che in alcuni casi non sarebbero corrette. Per questo, dimostrando la massima collaborazione, buona volontà e disponibilità, abbiamo chiesto di approfondire le motivazioni specifiche, per analizzare e sistemare ciò che va corretto, di essere più partecipi. Riuscire dunque a governare i premi di produzione per portarli a tutti. Nonostante assemblee, incontri e iniziative delle Rsu Fiom, la proprietà si è messa di traverso, non cogliendo la nostra voglia di collaborare per la crescita dei siti produttivi. Inoltre ci sono questioni aperte sulla sicurezza e sulla distribuzione degli appositi dispositivi”. Erano un centinaio gli operai a manifestare fuori dallo stabilimento di Castiglione: “Un tasso di adesione che ci ha soddisfatto” rimarca Volta. Un analogo sit in è stato organizzato contemporaneamente nell’altro stabilimento dell’azienda a Senago (Milano).