Primo sciopero post covid, oggi proclamato dall‘Orsa contro Trenord. La protesta ha visto l’adesione del 15% dei macchinisti, il 18% dei capotreno e del 17% del personale delle biglietterie.
Il sindacato Orsa, attraverso una nota, nei giorni scorsi aveva giustificato i motivi dello sciopero contro le ” continue inadempienze aziendali, il mancato rispetto dei principi cardine della contrattazione, la violazione degli accordi sottoscritti, il mancato rispetto degli accordi in materia di relazioni industriali e l’abuso del ricorso al sistema sanzionatorio, con innumerevoli quanto ingiustificati provvedimenti disciplinari a carico di tantissimi lavoratori”. E ancora: secondo l’Orsa “recentemente il clima si è notevolmente aggravato per le iniziative assunte dalla dirigenza, che ha svolto incontri sindacali con le sole tre principali confederazioni. Scioperiamo – ha concluso il sindacato – perché vogliamo una Trenord che funzioni bene, elevando la qualità del servizio fornito alla clientela e sanando il rapporto con i propri dipendenti”.
Trenord aveva risposto sottolineando come Orsa”a poche settimane dalla ripresa delle attività scolastiche, ancora una volta utilizza lo strumento dello sciopero in modo pretestuoso, senza mostrare alcuna sensibilità per la situazione straordinaria che la Regione e il Paese stanno vivendo a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 e generando disagi e rischi di sovraffollamento”, si legge in una nota della società.“