MANTOVA – Autobus praticamente inesistenti oggi a Mantova. Lo sciopero unitario del trasporto pubblico nella provincia virgiliana ha infatti registrato un’adesione del 98% così come dichiara la Filt Cgil di Mantova. Per quanto riguarda sia il servizio urbano che suburbano gli autobus che hanno circolato si contano sulla punta delle dita (in città pare addirittura che solo uno abbia viaggiato fuori dalle fasce di garanzia), sono stati assicurati i 28 servizi scolastici nei comuni in cui Apam ha il servizio (obbliogatori) e hanno circolato i mezzi dentro alla percentuale definita dalla Commissione di garanzia.
“E’ stata un’adesione altissima. E del resto ci troviamo in una situazione con carenze di personale, il contratto scaduto ormai da un anno e retribuzioni inadeguate, mancano i finanziamenti per il settore e per la sicurezza. Dal governo su questo fronte parlano di interventi dal 2026 ma gli interventi servivano da ‘ieri’ non dal ‘futuro’. Il ministro Salvini ha dichiarato che si aspettava il buonsenso ma il buonsenso dovrebbe averlo lui” dichiara Sandro Anteini, segretario generale Filt Cgil Mantova.
Apam non è d’accordo con le cifre evidenziate dal sindacato e parla di un’adesione del 55% ma “i dati dell’azienda non tengono conto dei precettati che devono invece essere considerati come di lavoratori che hanno aderito alla protesta” spiega Anteini.
L’adesione altissima registrata a Mantova del resto non si differenzia da quella delle altre città italiane, dal nord al sud del Paese.
Molto alta anche la partecipazione alla manifestazione organizzata a Roma davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come comunicano unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.
E l’adesione così massiccia allo sciopero ha intanto iniziato a sortire i primi effetti.
“Muovendo dallo sciopero proclamato per il rinnovo del contratto, abbiamo ottenuto dal Mit la convocazione di un tavolo di confronto alla presenza del viceministro Rixi e anche dei rappresentanti del Ministero delle Finanze e del Ministero del Lavoro. Durante l’incontro di oggi al Mit abbiamo posto i temi della sicurezza, alla luce dell’escalation delle aggressioni degli ultimi mesi e della instabilità del sistema del Tpl. Sul piano delle aggressioni, il viceministro ha dato disponibilità ad accelerare i tavoli in corso, mentre si aprirà contestualmente al percorso di rinnovo del Ccnl, anche una riflessione sull’ opportunità di procedere una riforma del comparto, come stiamo chiedendo da anni” dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.