Screening colon retto, meno del 50% dei mantovani fa il test. L’appello di Ats

In foto Emanuela Anghinoni. responsabile Programmi di Screening di Popolazione di Ats

MANTOVA – La prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori permette di intervenire tempestivamente con maggiori probabilità di guarigione e migliore qualità della vita delle persone. Ecco perché aderire agli screening messi a disposizione gratuitamente da Regione Lombardia è una scelta di vita.
In particolare, lo screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, dedicato a donne e uomini di età compresa fra i 50 ed i 74 anni, permette di eseguire un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni.
“Il tumore del colon retto è uno dei tumori più comuni, ma può essere prevenuto con la diagnosi precoce – spiega Emanuela Anghinoni, responsabile Programmi di Screening di Popolazione di Ats -. Uno dei segni iniziali della sua presenza è il sanguinamento, non visibile ad occhio nudo. Per questo è importante sottoporsi allo screening specifico. Ats della Val Padana offre questa opportunità di salute che invitiamo a cogliere. Se si ha un’età compresa tra 50-74 anni si riceverà al proprio domicilio un invito per eseguire il test. Con la lettera ci si potrà recare in farmacia per ritirare gratuitamente il kit con il quale, a casa propria in modo facile e veloce, si potrà prelevare un campione di feci. Sarà poi necessario riconsegnare la provetta alla stessa farmacia in tempi rapidi. Se il test è negativo il test potrà essere ripetuto dopo 2 anni. Se invece è positivo verrà consigliato di effettuare una colonscopia che sarà prenotata gratuitamente dagli operatori dell’Ats”.
Sebbene cresciuta negli anni, l’adesione all’invito nelle province di Cremona e Mantova è solo del 43%. “Ciò significa che se meno della metà delle persone esegue il test, l’efficacia dello screening e quindi il beneficio di salute per la popolazione si dimezzano mentre l’impatto sul sistema sanitario ha ricadute elevate – continua Anghinoni -. Eppure, i dati ci dicono che nei 19 anni in cui è stato istituito, lo screening ha permesso di eseguire oltre 695mila test, diagnosticando precocemente 850 tumori maligni. Inoltre, è stato possibile asportare 2.450 adenomi avanzati per i quali è stato garantito il follow-up per la guarigione”.
Risultati che devono incoraggiare e fare capire l’importanza della prevenzione. Per questo ATS, attraverso l’Ufficio Comunicazione, ha lanciato la campagna video “Difendi la tua salute, fai prevenzione”, disponibile sul sito aziendale e sui canali social, per sensibilizzare la popolazione ad aderire convintamente allo screening per i tumori del colon retto.

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