Il Tar accoglie il ricorso presentato dal comitato ‘A scuola!’ contro l’ordinanza di Regione Lombardia dell’ 8 gennaio scorso che prevede la didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole superiori fino al 24 gennaio.
Il comitato, che riunisce cittadini, genitori e insegnanti, aveva presentato il ricorso l’11 gennaio.
La contestazione alla decisione dell’esecutivo è di aver “esorbitato dalle proprie competenze, violando l’art. 4 del decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021 (norma di rango primario), che prevedeva la progressiva ripresa dell’attività scolastica in presenza per gli alunni delle secondarie di secondo grado” e di aver inoltre motivato adeguatamente l’ordinanza, ignorando i piani elaborati dai prefetti su ingressi scaglionati negli istituti, oltre alla possibilità offerta dai tamponi rapidi e l’incremento del tracciamento dei casi per monitorare eventuali casi di Covid tra gli alunni e il personale scolastico”.
In particolare, “l’ordinanza – scrive il Tar – deve essere sospesa “nella parte in cui disciplina la didattica a distanza, imponendola al 100%, nel periodo compreso tra i giorni 11 gennaio e 15 gennaio 2021”. Il Tar scrive che “in sostanza, il pericolo che l’ordinanza vuole fronteggiare non è legato alla didattica in presenza in sé e per sé considerata, ma al rischio di assembramenti correlati agli spostamenti degli studenti; emerge così l’irragionevolezza della misura disposta, che, a fronte di un rischio solo ipotetico di formazione di assembramenti, anziché intervenire su siffatto ipotizzato fenomeno, vieta radicalmente la didattica in presenza per le scuole di secondo grado, didattica che l’ordinanza neppure indica come causa in sé di un possibile contagio”
“Prendiamo atto della decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ci riserviamo, dopo aver valutato nel dettaglio le motivazioni dello stesso, di proporre reclamo poiché i riferimenti normativi che hanno orientato il Giudice del Tribunale, non tengono conto della possibilità delle Regioni di adottare misure più restrittive di quelle previste dai vari Dpcm” fa sapere la nota Regione Lombardia dopo aver appreso della decisione del Tar.
Bisogna ora vedere gli effetti della decisione del Tar di sospendere l’efficacia della sentenza. Tra l’altro venerdì, con il monitoraggio settimanale, sarà deciso in che zona sarà collocata la Lombardia, se arancione o rossa. In quest’ultimo caso è comunque prevista la Dad al 100% per le scuole superiori