Sermide, notte tranquilla per i cittadini sfollati. E c’è chi non ha lasciato le case, nonostante il pericolo

SERMIDE- E’ trascorsa tranquillamente la prima notte a Sermide dopo l’evacuazione di emergenza di oltre 800 persone che era stata fatta in quella precedente a causa del ritrovamento della bomba d’aereo risalente alla Seconda guerra mondiale. L’ordigno, una bomba statunitense da 250 libbre modello AN-M57 con sistema di attivazione a ritardo chimico AN-M123, è emerso il 29 aprile, durante degli scavi all’interno del cantiere di delocalizzazione dell’Impianto Idrovoro di Moglia. E’ questa infatti la frazione interessata dagli sgomberi.
E’ il sindaco Edoardo Mestri a spiegare che “la notte si è svolta tranquillamente per le 48 persone alloggiate tra palasport e le altre strutture del territorio”.
Trenta sono quelle che sono ospitate al palasport a Sermie e 18 tra alberghi, bed and breakfast, agriturismi della zona oltre alla Casa del Lentoscorrere della Parrocchia che da subito due sere fa, con il parroco don Giampaolo Ferri, si è attivata per dare risposta ai bisogni della popolazione.
Il sindaco spiega anche che “alcuni residenti non hanno però lasciato le proprie case consapevoli del rischio che corrono, ben evidenziato con la consegna dell’ordinanza, e anche di cosa prevede in questi casi l’articolo del codice penale”.
Adesso ci saranno da gestire i giorni dell’emergenza, abitativa e non solo, sino al pomeriggio del 6 maggio quando la bomba sarà fatta brillare.
Le operazioni di billamento saranno con quasi certamente decise domenica mattina quando il prefetto di Mantova Roberto Bolognesi e il suo staff incontreranno di nuovo il sindaco Mestri e tutti gli altri soggetti interessamenti durante la riunione del Centro Coordinamento Soccorso (Css) che si terrà a Sermide in Municipio.

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