MANTOVA – Grande festa la scorsa notte in città e in provincia per la vittoria della Nazionale di calcio e il coronamento dell’Italia a campione d’Europa. Più di 2500 le persone, secondo le stime della Questura, che si sono riversate in centro per festeggiare con sfilate e caroselli. La sorveglianza da parte di tutte le forze dell’ordine, Polizia di Stato, Polizia locale, carabinieri e Guardia di Finanza, è stata precisa e presente in tutta la città. Nessun problema per quanto riguarda la visione sui grandi schermi, in 650 all’arena Biki a Campo canoa e una settantina all’Arci Bocciofila, tutti i presenti, infatti, hanno guardato la partita ottemperando alle restrizioni anti Covid. Al contrario il questore Paolo Sartori ha fatto togliere il maxi schermo installato sul Lungolago Gonzaga, all’interno della manifestazione i Mangiari, perchè l’organizzazione era sprovvista della necessaria autorizzazione. Dunque, come detto, festeggiamenti senza tafferugli se non per due episodi specifici per i quali sono intervenuti gli Agenti della Polizia di Stato. Il primo ha coinvolto due mantovani che, forse per colpa dello stato di ebbrezza in cui versavano, hanno litigato violentemente tanto che uno dei due è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dal quale è stato poi dimesso con una prognosi di sette giorni. Il secondo episodio in questione, invece, ha visto come protagonista un 19enne, anch’esso mantovano doc. Il giovane in sella ad una moto Enduro, di proprietà del padre e presa a sua insaputa, ha pensato bene di sgommare in centro tra la folla festante seminando il panico e mettendo in serio pericolo non poche persone. Per non farsi riconoscere dalle telecamere, tra l’altro, il 19enne ha coperto con dello scotch nero la targa della motocicletta. I poliziotti lo hanno però rintracciato, grazie anche alla segnalazione di alcuni cittadini, rincorso e acciuffato e per lui è scattata la denuncia penale per avere celato la targa e una salata sanzione amministrativa per giuda pericolosa.
Maxi schermi anche in alcune località della provincia dove, come è successo in città, la visione è stata regolare con l’autorizzazione del Questore. Si tratta di Suzzara, Gazoldo, Castiglione delle Stiviere e Poggio Rusco.