MANTOVA – Giorni di grande difficoltà in Tribunale a Mantova dove la pioggia battente di quest’ultima settimana ha causato delle infiltrazioni d’acqua del tetto che hanno finito per allagare il locale dove sono ubicati i computer collegati alla “rete Giustizia” grazie alla quale è possibile accedere alle tante banche dati, garantendo la circolarità della “informazione giudiziaria”, ma anche la comunicazione interna.
Guai dovuti alle infiltrazioni, che si erano create con la grandinata del luglio 2023 e con la realtiva rottura delle tegole del tetto, anche nel palazzo in via Chiassi che ospita la Polizia giudiziaria. I vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo al termine del quale è stato disposto il trasferimento del personale della Polizia giudiziaria della Procura, dagli uffici di via Chiassi a quelli di via Conciliazione.
La situazione è di assoluta emergenza in quanto l’attività di magistrati e avvocati è praticamente paralizzata. Basti pensare che con la legge Cartabia tutti gli atti cartacei sono nulli, il che significa che chi intende introdurre una controversia davanti a qualunque giurisdizione, incluso il Giudice di pace, può farlo solo con deposito telematico e con atti informatici.
Il sopralluogo dei vigili del fuoco per accertare la reale situazione delle infiltrazioni nei due palazzi ha evidenziato l’urgenza di un intervento ma è solo il Ministero a poter dare l’avvallo per far partire i lavori. I danni già lo scorso anno erano stati prontamente segnalati dal presidente del Tribunale agli organi ministeriali competenti ma la segnalazione non aveva avuto seguito.