Si alle vacanze di Pasqua all’estero ma non ai viaggi in Italia. L’ira degli albergatori: “un insulto alla logica”

In vista delle vacanze di Pasqua il ministero dell’Interno ha confermato che è possibile andare all’estero per turismo e si può quindi raggiungere l’aeroporto anche se ci si trova in una regione in zona rossa.
Una decisione che ha scatenato l’ira di Federalberghi: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia“.
In particolare il presidente di Fedarlberghi Roma Giuseppe Roscioli ha dichiarato: “Un italiano oggi può trascorrere la Pasqua all’estero ma non può andare a fare un week end in una località turistica all’interno del suo Paese. Un insulto alla logica che si traduce in danno enorme per le nostre imprese turistiche”.
Perchè mai “un milanese può liberamente, previo tampone negativo all’andata e al ritorno, recarsi ad esempio alle Canarie per Pasqua, ma non a Firenze, Roma o Palermo: perché? Se dobbiamo stare fermi, credo sia equo, giusto e sensato che questo valga per tutte le destinazioni: in caso contrario non si fa altro che danneggiare la nostra stessa economia.
Arrabbiato e indignato per la decisione anche il presidente nazionale Bernabò Bocca:  “Non mi posso muovere dal mio Comune, ma  posso volare alle Canarie: è assurdo, mentre l’85% degli alberghi  italiani è costretto a restare chiuso. Gli imprenditori si sentono presi in giro”