Si fanno consegnare 4.500 euro col metodo del “finto carabiniere”: due arresti per truffa

MANTOVA – Sono stati arrestati nella tarda serata di ieri, dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Mantova, due truffatori che avevano poco prima raggirato un’anziana, nei pressi di Corso Vittorio Emanuele, con la tecnica del “finto carabiniere” e “finto avvocato” e si erano fatti consegnare oro e contanti per un valore di 4.500 euro. In manette per truffa aggravata sono finiti due soggetti di origine napoletana: D.M.P., 40enne e T.G., 39enne entrambi con precedenti specifici per reati analoghi.

La truffa si è svolta con queste modalità: un terzo complice (che in queste ore i carabinieri stanno identificando) ha “agganciato” telefonicamente la signora, 74enne, fingendosi un carabiniere. All’anziana il finto militare ha detto che la figlia si trovava in stato di fermo presso una caserma, a causa della mancanza dell’assicurazione dell’auto. Per evitare il fermo del veicolo, sarebbe servita una cauzione. Poco dopo sono entrati in azione i complici: uno di questi si è presentato presso l’abitazione della vittima qualificandosi come avvocato, per riscuotere la “cauzione”, 97 grammi di oro. Ma i malviventi avevano fatto male i loro conti, poiché erano già stati notati dai carabinieri, durante la loro attività di pattugliamento del territorio. Uno degli arrestati, infatti, era stato già denunciato a piede libero per una tentata truffa con modalità analoghe lo scorso agosto in Valletta Paiolo. Appena i malviventi sono ripartiti e hanno tentato di lasciare la città all’altezza di via Legnago, sono stati bloccati e arrestati dai veri carabinieri, che li stavano pedinando con un’auto civetta. Il maltolto, recuperato dopo un’accurata perquisizione (i due tenevano gli oggetti d’oro negli slip), è stato recuperato e sarà riconsegnato alla vittima. I due truffatori, invece, saranno processati per direttissima oggi alle ore 14.

“La miglior difesa, per questi tipi di truffe – osserva il Capitano Gianfranco Gallettaè la prevenzione: in questi mesi abbiamo effettuato incontri in presenza con la cittadinanza, diffuso locandine e vademecum per mettere in guardia gli anziani. I nostri consigli sono sempre quelli di non aprire le porte di casa agli sconosciuti e non consegnare soldi o valori a persone che si presentano a casa e si qualificano come fornitori di enti pubblici o privati o appartenenti alle forze dell’ordine”.

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