PORTO MANTOVANO – Un messaggio apparentemente proveniente da Nexi, un numero di telefono fisso, una voce rassicurante dall’altra parte della cornetta che si presenta come un operatore delle Poste Italiane e, poco dopo, quella di un presunto maresciallo dei Carabinieri di Mantova. È iniziata così, lo scorso mese di luglio, la truffa che ha visto vittima un 60enne residente a Porto Mantovano, convinto con l’inganno a spostare il proprio denaro e a consegnarlo di fatto a un malvivente.
Tutto ha avuto inizio quando l’uomo ha ricevuto un SMS sul proprio cellulare: “Nexi – Richiesta autorizzazione per bonifico bancario importo Euro 4.900. Se disconosce questa operazione chiami il numero…”. Preoccupato, e non avendo effettuato alcun bonifico, il 60enne ha subito composto il numero indicato nel messaggio, entrando in contatto con un falso operatore delle Poste Italiane. Quest’ultimo lo ha rassicurato, spiegando che era in corso una richiesta sospetta di bonifico e che la segnalazione sarebbe stata inoltrata ai Carabinieri di Mantova.
Poco dopo, il telefono dell’uomo ha squillato di nuovo. Dall’altra parte, una persona che si è spacciata per maresciallo dei Carabinieri di Mantova, che lo ha informato di un tentativo di truffa in corso sul suo conto postale. Fingendo di volerlo tutelare, il finto militare lo ha invitato ad agire subito per “mettere al sicuro” il denaro, spostandolo tramite bonifico bancario verso un altro conto, apparentemente “di sicurezza”.
Solo il giorno successivo, quando il 60enne si è recato di persona all’ufficio postale, ha scoperto l’amara verità: era stato raggirato. A quel punto non ha potuto far altro che presentarsi alla Stazione dei Carabinieri di Mantova per sporgere denuncia.
Le indagini, avviate immediatamente dai militari mantovani, si sono concentrate su tracciamenti telematici e incroci di dati bancari, permettendo – a distanza di due mesi – di risalire all’identità del presunto truffatore: un 22enne residente a Napoli, denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa.
Il caso si inserisce nel lungo elenco di episodi di phishing e truffe telefoniche che colpiscono soprattutto persone anziane o poco avvezze alle tecnologie digitali. Le forze dell’ordine, ancora una volta, raccomandano la massima prudenza: nessun istituto bancario, né tantomeno l’Arma dei Carabinieri, richiede telefonicamente di effettuare spostamenti di denaro o di fornire dati riservati.












