Siccità: Po e Secchia di nuovo sorvegliati speciali. Buoni invece i livelli del Garda

MANTOVA – Le bombe d’acqua abbattutesi negli ultimi giorni si traducono con danni e allagamenti ma poco o nulla fanno per innalzare i livelli dei fiumi che in quest’estate 2019, caratterizzata comunque da una scarsa piovosità, continuano a rimanere ben al di sotto dei valori della media stagionale.
Il Po è quello che presenta le maggiori criticità con livelli al di sotto anche di quelli della scorsa estate. Lo scenario non è ancora da allarme rosso, ma c’è preoccupazione. A Borgoforte nelle ultime ore ha toccato i -2.50 metri sotto lo zero idrometrico, confermando un trend di costante calo.
Il Secchia fa registrare una portata al di sotto della media, con la misura di -0.09 toccata a Bondanello.
Più tranquilla la situazione per il lago di Garda, da cui vengono irrigati ricordiamo circa l’80% dei campi mantovani, che continua a rimanere su buoni livelli. “Il tema della siccità deve tornare al centro del dibattito – spiega il presidente di Cia Est Lombardia, Luigi Panarelli – Gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti. Nei prossimi anni si dovranno studiare alternative, valutare tipi di coltivazioni che necessitino di meno acqua. La politica, poi, deve prendere delle decisioni. Devono essere le centrali elettriche o l’agricoltura ad avere la precedenza per l’uso dell’acqua”.
In questi giorni, i Consorzi di bonifica ed irrigazione sono impegnati a diffondere buone pratiche per ottimizzare l’uso dell’acqua. La regola prima è di innaffiare le colture dopo il calar del sole, siano esse a pieno campo (mais, erba medica) oppure piccoli orti e giardini.