Siccità, Regione: “priorità per il primo raccolto”. Ecco il quadro delle riserve idriche

“Un momento di confronto utile e importante, è chiaro ed evidente a tutti che stiamo vivendo una situazione davvero molto complessa. Ci stiamo impegnando al massimo per gestire questa criticità utilizzando al meglio anche l’ultimo litro d’acqua”. Lo ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, a margine del ‘Tavolo siccità’ convocato oggi a Palazzo Lombardia, con l’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, al quale hanno preso parte in videocollegamento rappresentati di Anci, Upl, Arpa, gestori dei bacini idroelettrici, consorzi di bonifica, associazioni degli agricoltori, consorzi dei fiumi e dei parchi.

IL TAVOLO SICCITÀ DIVENTA ‘PERMANENTE – Un ‘Tavolo’ che da qui in avanti, proprio in virtù dell’emergenza, assumerà il carattere di ‘permanente’.
“Abbiamo deciso di dare priorità all’uso irriguo – ha aggiunto l’assessore Sertori – per arrivare ad assicurare almeno il primo raccolto e gli accordi che abbiamo raggiunto vanno proprio in questa direzione.

I prossimi giorni sono infatti fondamentali per salvare il primo raccolto anche a fronte di previsioni meteo che non lasciano presagire nulla di buono. “La situazione è drammatica – ha aggiunto Sertori – rispetto al periodo 2006/2020, che è preso come periodo di riferimento, le riserve idriche fanno registrare un -61%. Vale a dire che avremmo dovuto avere 170 milioni di metri cubi di neve e invece ne abbiamo 0”.Il Tavolo ha anche iniziato a ragionare non solo su come gestire l’emergenza “quindi usando al meglio la poca acqua che c’è”, ma anche su come agire nel medio e lungo periodo.
“Serviranno sistemi irrigui più moderni – ha concluso Sertori – così come interventi di tipo idraulico per contenere, ad esempio, il problema del cuneo salino. Si tratta di interventi strutturali che necessitano di risorse importanti che pensiamo possano essere messe a disposizione dal Governo o dal Pnrr”.
In base all’andamento delle precipitazioni dei mesi invernali e primaverili, decisamente sotto la media del periodo, e la conseguente mancanza di accumulo di riserve idriche (sia sotto forma di neve in montagna sia sotto forma di acque trattenute negli invasi idroelettrici e nei grandi laghi) si è attribuita all’attuale situazione lo scenario di ‘severità idrica elevata’. Il mese di novembre 2021 è stato l’ultimo a registrare una precipitazione prossima alla media del periodo di riferimento. I mesi successivi si sono collocati sempre al di sotto della media, in particolare marzo, che è stato caratterizzato da precipitazioni pressocché assenti.

RISERVE IDRICHE 

RISERVE BACINO DEL TICINO (LAGO MAGGIORE) – Il livello del lago è a – 11.2 cm aggiornato all’8 luglio e risulta essere ad un livello molto inferiore rispetto alla media del periodo.

RISERVE BACINO DELL’ADDA (LAGO DI COMO) – Il livello del lago l’8 luglio 2022 si attesta a – 34 cm rispetto allo zero idrometrico ed è particolarmente basso rispetto alla media del periodo di riferimento, ma è addirittura inferiore al minimo storico del periodo (- 31 cm).

RISERVE BACINO DEL FIUME OGLIO (LAGO D’ISEO) – Il livello del lago d’Iseo massimo è di 1,10 m, sullo zero; il livello minimo 0,30 m e l’escursione massima 1,40 m. Il livello del lago all’8 luglio è di circa -12.5 cm.

RISERVE BACINO DEL FIUME CHIESE (LAGO D’IDRO) – La situazione del bacino del fiume Chiese e del Lago d’Idro è di particolare attenzione per la precarietà delle opere di regolazione del lago e della frana di Idro che impediscono il regolare invaso delle acque nel lago. Il livello del lago è ad oggi 367.32 m slm.

LAGO DI GARDA (FIUME MINCIO) – Il livello massimo è di 1,40 m, sullo zero; quello minimo 0,00 m e l’escursione massima 1,40 m. Il livello del lago è di 62 cm all’8 luglio 2022. In media, nel periodo di riferimento il lago si attesta su circa 100 cm.