Simonazzi attacca Malatesta: “Vendita Marcaria Sviluppo? Una follia”

Il municipio di Marcaria

MARCARIA – “Il sindaco Malatesta mette in vendita Marcaria Sviluppo”: duro attacco al primo cittadino da parte del rappresentante dell’opposizione in consiglio comunale Stefano Simonazzi. “Non vi è alcuna spiegazione a questa decisione del Sindaco – prosegue Simonazzi – che da una parte pubblicamente dichiara quanto sia importante Marcaria Sviluppo ma dall’altra sugli atti ufficiali scrive che è pronto a “conferire la stessa ad altra società di capitale”, privandosi dell’unica società del Comune che potrebbe svolgere molti più servizi se correttamente sostenuta e incentivata dall’Amministrazione”.

“Marcaria Sviluppo è la società in house del Comune che ne detiene il 100% delle azioni e che ogni anno porta nel bilancio di Marcaria 150/200.000 euro di dividendi. Nel 2019, su nostra sollecitazione, è stato votato il cambio di statuto per ampliare l’oggetto sociale della società e dare la possibilità alla stessa di gestire altri servizi quali ad esempio il verde, i cimiteri, l’informatica ecc. con l’obiettivo quindi di potenziarla e trasformarla nella multiutility del Comune. Nel Consiglio Comunale di ieri sera l’Amministrazione ha presentato il piano di razionalizzazione delle partecipate, un obbligo di legge che prevede di dover dismettere o razionalizzare le partecipazioni in società che non rispettano alcuni parametri imposti dalla legge a meno che non si presentino delle motivazioni che rendano la partecipazione strategica e funzionale per l’ente anche se non tutti i parametri sono rispettati. Rilevato quindi il mancato rispetto di alcuni parametri, l’Amministrazione ha deciso di razionalizzare Marcaria Sviluppo. Nella relazione di revisione presentata dal Sindaco Avvocato Malatesta si legge che “si ritiene di verificare nel perimetro delle società di capitale in cui l’Ente detiene una partecipazione la possibilità di conferire la stessa” e alla domanda diretta se si intenda vendere a Tea, il Sindaco non ha dato alcuna risposta. Non sarebbe un grande errore, ma una totale follia se questa Amministrazione vendesse quella che, da tutti, è considerata il “gioiellino” del Comune per come è gestita e per i dividendi che ogni anno arrivano nelle casse di Marcaria”.

“Noi vogliamo – conclude Simonazzi – il mantenimento della società con la giustificazione prevista dalla legge di società strategica per le funzioni che effettua per il Comune come fatto per Apam e il GAL, in quanto anche queste non rispettano tutti i parametri previsti ma vengono giustamente mantenute. Non si capisce insomma l’utilizzo di due pesi e due misure, perché volersi privare di una società come Marcaria Sviluppo che non solo è strategica ma anche potenzialmente sviluppabile con altre funzioni?”