Smart working nella PA, i sindacati: “Negli uffici solo i servizi indifferibili in cui la presenza è indispensabile”

Elena Giusti

MANTOVA – Smart working per i lavoratori nella Pubblica Amministrazione: i sindacati richiamano all’uniformità di comportamento i datori di lavoro pubblici nei confronti dei loro dipendenti. “Gli uffici pubblici – si legge nel comunicato unitario – devono garantire in loco solo i servizi indifferibili in cui la presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento delle attività”. “Tutte le amministrazioni pubbliche – dice la segretaria Fp-Cgil di Mantova Elena Giusti – nelle loro funzioni di datore di lavoro devono adoperarsi per l’applicazione della normativa a seguito di Covid-19, per la quale il lavoro agile è la forma normale con cui rendere la prestazione lavorativa. A livello provinciale tutti gli enti interessati sono stati sollecitati. Prima la salute, di tutti”.

IL TESTO DEL COMUNICATO UNITARIO DEI SINDACATI

“Il lavoro agile è oggi l’ordinaria modalità di lavoro nella Pubblica Amministrazione. E’ questo il principale contenuto della “Direttiva n. 2 – Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nelle pubbliche amministrazioni”, emessa il 12 marzo 2020, dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone. In questa fase di emergenza sanitaria, l’obiettivo che si persegue è ridurre la circolazione delle persone e dunque la presenza di dipendenti negli uffici. Nell’atto emerge con chiarezza che gli uffici pubblici devono garantire in loco solo i servizi indifferibili in cui la presenza fisica sia indispensabile per lo svolgimento delle attività. Riteniamo che una piena e corretta applicazione della Direttiva presupponga la garanzia dell’uniformità dei comportamenti dei datori di lavoro pubblici nei confronti dei loro dipendenti. Va sottolineato che il lavoro agile garantisce l’erogazione dei servizi e che la sua più ampia sperimentazione si pone, in questa fase difficile, come banco di prova per le pubbliche amministrazioni: saper tenere insieme la situazione emergenziale e la prospettiva sarà utile al progressivo rodaggio e miglioramento della funzionalità dello smart working. Oltre a considerare che questo strumento è anche utile alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, vista la chiusura dei servizi educativi e delle scuole. Richiamiamo dunque tutte le amministrazioni alla loro responsabilità, in gioco c’è la salute delle lavoratrici e lavoratori pubblici e di tutti i cittadini. Vigileremo sulle scelte che i sindaci e gli amministratori stanno effettuando in queste ore e siamo pronti a segnalare alle autorità competenti il mancato adempimento alla direttiva da parte delle amministrazioni pubbliche della Lombardia”.