Smog, Forattini: “blocco delle auto diventi strutturale. Proposta detox di Milano è molto interessante”

Centralina Arpa

MILANO – “Diversamente dai bollettini tranquillizzanti dell’assessore regionale all’Ambiente Cattaneo, Legambiente ci dice che, dall’inizio dell’anno, a Milano, in almeno una centralina di rilevamento, si è superato il limite di 50 microgrammi per metrocubo di polveri sottili (Pm10) per 19 giorni su 21.

Non è andata meglio a Cremona per 17 giorni su 21 e lo stesso dato è stato rilevato a Pavia. Lodi ha sforato la soglia del Pm10 per 55 giorni ed è ‘leader’ nazionale per il superamento della soglia di ozono con 80 giorni”. A dirlo Antonella Forattini, consigliera regionale del Pd, capogruppo in Commissione Ambiente, rispetto ai dati di Mal’aria di città 2020, il report annuale di Legambiente sull’inquinamento atmosferico.

Durante l’anno appena concluso 53 capoluoghi di provincia hanno superato il limite del Pm10 e quello dell’ozono ben più dei 35 giorni previsti per il primo inquinante e 25 giorni per il secondo.

E se Legambiente, aggiunge che, pur non essendo lo smog da auto la sola fonte di inquinamento atmosferico, il blocco del traffico per essere veramente efficace e incidere sulla riduzione delle emissioni in città, dovrebbe essere strutturato e ampliato progressivamente, nei prossimi anni, affinché diventi permanente, almeno finché non si realizzi una modifica generalizzata del tipo di alimentazione dei veicoli.

“Troviamo la proposta Detox Milano, cioè la sfida di non utilizzare l’auto per un’intera settimana, molto interessante – prosegue la Forattini – e in forme meno restrittive si potrebbe addirittura pensare di allargare l’esperienza a tutta la regione”.

 

 

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