Una città blindata, Milano, con una piazza Duomo gremita con più di 10 mila persone, ha dato l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi.
E gremita era anche la cattedrale, per i funerali di Stato presieduti dall’arcivescovo Mario Delpini, con in prima fila, i cinque figli, da un lato, la compagna Marta Fascina, la seconda moglie, Veronica Lario, e dall’altro, le massime cariche dello Stato, con i presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, trentadue membri del governo, quattro ex premier, Monti, Gentiloni, Draghi e Renzi, i segretari di quasi tutti i partiti, il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Quest’ultimi hanno ricevuto all’esterno del Duomo le tante autorità, come i capi di Stato esteri, tra cui Viktor Orban, presidente dell’Ungheria, l’emiro del Qatar, Hamad al Thani, e poi intellettuali, i vertici di Mediaset, grandi campioni del calcio e volti noti della tv e dello spettacolo.
E nella grande piazza assolata, oltre 10 mila persone, a seguire i funerali dai maxischermi, tra bandiere di Forza Italia e del Milan, striscioni e foto ricordo. Tra loro c’erano il commissario provinciale di Forza Italia Nicola Sodano e quello cittadino nonchè consigliere comunale Pierluigi Bschieri. A Milano sono andati insieme, a titolo personale, senza bandiere. Il loro è stato un gesto spontaneo, volevano esserci nel momento dell’ultimo saluto a quell’uomo nelle cui idee politiche si riconoscono da tanti anni. “Siamo partiti la mattina presto – raccontano – perchè sapevano che non sarebbe stato facile, in una città blindata, raggiungere Piazza Duomo in tempo prima che venissero chiusi gli accessi per la capienza di gente raggiunta”.
“Non ci sono molte parole da dire se non che era giusto esserci” concludono i due esponenti forzisti.