Spaccio, i carabinieri di Sustinente arrestano un 28enne. Trovato con 601 grammi di hashish

SUSTINENTE – I carabinieri della Stazione di Sustinente in collaborazione con i colleghi della Stazione di Isola della Scala (VR), hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 28enne marocchino, residente ad Erbe’ (VR), ritenuto in ipotesi accusatoria responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta nella serata del 9 giugno, nel corso di un’operazione finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova.

I militari nel corso di mirati servizi di controllo agli avventori di esercizi pubblici di Sustinente, disposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Mantova, notavano due giovani, il 28enne marocchino ed un 25enne italiano, entrambi residenti nella provincia di Verona, che alla loro vista assumevano un atteggiamento sospetto. Sottoposti a perquisizione, indosso al primo venivano rinvenuti circa 2 grammi di cocaina, già suddivisa in tre dosi, mentre il secondo risultava in possesso di una dose di hashish (circa 0,3 grammi). I carabinieri di Sustinente, in collaborazione i colleghi di Isola della Scala, procedevano quindi alla perquisizione alle abitazioni dei due giovani.

Ispezione che non portava a trovare altre sostanze a casa del 25enne ma che, al contrario, appurava che nell’abitazione del 28enne erano presenti ben 601 grammi di hashish, per un valore di mercato al dettaglio variabile da 6.000 a 12.000 euro, oltre che di un bilancino elettronico di precisione.

I carabinieri accertavano, inoltre, che il 28enne non svolgeva alcuna attività lavorativa. Pertanto, gli stupefacenti ed il bilancino di precisione venivano sottoposti a sequestro, il 25enne segnalato in via amministrativa alla Prefettura di Verona mentre il 28enne dichiarato in arresto. Quest’ultimo, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, competente per territorio, informata immediatamente dei fatti, richiedeva la convalida dell’arresto e l’applicazione di una misura cautelare.

Nella mattinata odierna, a seguito della relativa udienza, il Tribunale di Verona ha convalidato l’arresto, disponendo il giudizio con rito direttissimo, all’esito del quale il giovane è stato condannato alla pena di un anno e mesi quattro di reclusione e 6.700 euro di multa. Si precisa chela responsabilità penale dell’arrestato sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile.