Sono 46 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico italiano provenienti da diverse regioni tra cui Trentino, Veneto e Lombardia, presenti in Turchia per recuperare lo speleologo statunitense bloccato in una grotta a 1000 metri di profondità. Tra questi anche 4 del soccorso speleologico della IX Delegazione lombarda del Cnsas.
Ad andare in Turchia tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando.
Sono quattro i tecnici di – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico già partiti per partecipare alle operazioni di recupero di uno speleologo statunitense in Turchia. Provengono dalle province di Varese, Como, Bergamo e c’è anche un medico da Milano.
La prima squadra italiana composta da tecnici, medici e infermieri è entrata ieri pomeriggio e ha raggiunto lo speleologo statunitense.
Al momento, oltre all’Italia, sono diverse le nazioni coinvolte in questa complessa operazione – coordinata dall’AFAD, l’ente turco di Protezione Civile – tra queste la Bulgaria, la Polonia e l’Ungheria.