MANTOVA – Un momento non solo per ricordare un uomo, ma per far vivere ancora, in un gesto, in una parola, in una tesi di laurea, la visione umana e politica dell’indimenticato sindaco di Mantova, Gianni Usvardi.
Nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale si è svolta stamani la cerimonia di consegna del “Premio di studio Gianni Usvardi”, giunto alla sua seconda edizione. Ancora una volta, il nome del compianto sindaco ha unito generazioni diverse in un abbraccio ideale tra memoria e speranza. A ricevere il riconoscimento è stato Carlalberto Francia, giovane laureato magistrale in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano. La sua tesi, “Inclusione in movimento: abbattere le barriere nello sport attraverso l’innovazione”, ha colpito la commissione per la capacità di trasformare una visione in proposta concreta, basata sull’impiego della tecnologia per garantire accessibilità e dignità nello sport. Il premio, dotato di una borsa di studio da tremila euro, è stato istituito dalla Fondazione UniverMantova e dal Comune di Mantova, con il patrocinio dell’AICS – Associazione Italiana Cultura Sport.
Una proposta concreta per uno sport davvero inclusivo
La commissione giudicatrice, presieduta da Sergio Genovesi, grande amico di Usvardi, e composta dalla moglie di quest’ultimo, Milena Gasparini, e da Edgarda Ferri, Stefano Simonazzi, Michele Minervino, Adalberto Scemma, Paolo Braguzzi e Mauro Redolfini, ha valutato all’unanimità l’elaborato di Carlalberto Francia come meritevole per la qualità scientifica, l’approccio realistico e la proposta progettuale articolata, pensata per rendere l’esperienza sportiva inclusiva in contesti di diversa scala. Al tavolo dei relatori anche il vicepresidente di UniverMantova, Roberto Pedrazzoli. La cerimonia – a cui hanno presenziato pure le figlie di Usvardi, Marcella e Giovanna – è stata l’occasione per ripercorrere l’eredità lasciata da un uomo che è stato sindaco della città dal 1973 al 1985, parlamentare, presidente dell’AICS e Stella d’oro al merito sportivo. Una figura che ha dedicato la propria vita alla costruzione di una società più giusta e partecipativa, diventando un punto di riferimento per la politica locale e nazionale.
“Una mano forte, tenera e accogliente”
Particolarmente toccante il ricordo offerto dalla scrittrice e giornalista Edgarda Ferri, anche lei amica del compianto sindaco, che ha rivolto parole sentite al giovane premiato:“Se oggi fosse stato con noi, Gianni ti avrebbe dato la mano. La sua era una mano tenera, forte e accogliente. Perché questi sono gli aggettivi che lo descrivono meglio”.
Ferri ha ricordato il profondo amore di Usvardi per Mantova e per lo sport, la sua capacità di dialogare con tutti, indipendentemente dalle idee politiche, e la sua incrollabile fedeltà a tre valori fondanti: la Resistenza, l’Antifascismo e l’Antisemitismo. A raccogliere il testimone della memoria è stato poi il sindaco Mattia Palazzi, che ha ricordato Usvardi non solo come amministratore, ma come esempio di una stagione politica fatta di rispetto e confronto autentico: “Non faceva distinzioni tra le persone. E questo è il valore più alto che può caratterizzare un politico nel suo servizio”, ha affermato Palazzi. Ha poi sottolineato quanto oggi, in un clima politico spesso polarizzato, sia necessario recuperare quello spirito di responsabilità e dialogo. “Non è un caso se siamo qui, tanti anni dopo, a ricordarlo. Vuol dire che dobbiamo cercare di alzare l’asticella”, ha concluso.
A chiudere l’incontro è stata la voce del giovane premiato, Carlalberto Francia:
“Lo sport deve essere felicità ed inclusione”, ha detto con emozione, ringraziando per il riconoscimento e sottolineando il valore dello sport non solo come competizione, ma come strumento per costruire società più accessibili e solidali.
La seconda edizione del Premio Gianni Usvardi si chiude così, con un messaggio che guarda lontano, con l’eredità di Usvardi che è apparsa più viva che mai: nei volti commossi, nelle parole sincere, nella voce di un giovane che con il suo studio ha saputo onorare la memoria di un uomo che ha fatto della politica uno strumento di giustizia e dello sport un simbolo di fratellanza.
VEDI ANCHE: Carlalberto Francia vince il Premio Usvardi con una tesi sull’inclusione nello sport