MANTOVA – Non si fermano le violenze all’interno delle mura domestiche nel Mantovano come anche la cronaca degli ultimi giorni ha dimostrato. Un fenomeno sempre più preoccupante che tra l’altro sui giornali emerge solo di fronte ai casi più gravi. Sono infatti ben più numerosi i casi di violenze, maltrattamenti e stalking, quasi sempre di uomini nei confonti delle donne.
L’intervento delle forze dell’ordine tenta ovviamente di reprimere il fenomeno ma ci sono alcuni strumenti che provano a prevenirlo o quantomeno a fermarlo.
La Questura di Mantova è stata ad esempio una delle prima in Italia a firmare il protocollo Zeus che viene attivato nei confronti di un soggetto maltrattante o di uno stalker nel momento in cui si rende protagonista di un comportamento che potrebbe sfociare in violenza, ma non è ancora un reato. In questo caso il questore emette un ‘ammonimento’, un avvertimento quindi per intimare all’uomo di interrompere qualsiasi forma di aggressione, anche verbale. Nello stesso tempo lo invita a seguire un percorso di recupero trattamentale a cura di un team di professionisti presso un Cipm, ossia un centro specializzato nel contrasto alla violenza e per i conflitti interpersonali.
I dati della Questura di Mantova dicono che da ottobre 2020 a gennaio 2022 la Sezione anticrimine ha fatto 35 ammonimenti. Di questi 22 per stalking e 13 per maltrattamenti in famiglia. In 24 hanno accettato si seguire il protocollo Zeus e di incontrare gli psicologi.