BOZZOLO – “Non potrà sfuggire che, nel triennio previsto per i lavori del raddoppio ferroviario, la stazione di Bozzolo diventerà terminal di arrivi e partenze della ferrovia Mantova-Milano, con tutte le conseguenze del caso” – è il commento del sindaco Giuseppe Torchio in vista dei lavori del raddoppio della Mantova – Piadena che dovrebbero partire a dicembre 2023.
A Bozzolo c’è la Cima, azienda ferroviaria che dovrà continuare il suo lavoro e restare aperta, collegata alla ferrovia e in esercizio, ma la maggiorparte delle merci che viaggiavano su ferrovia per tre anni saranno convertiti su gomma.
“La statale è in grado di accogliere mille tir in più a settimana? E i parcheggi per i pendolari che decideranno di arrivare e partire da Bozzolo? Bisogna ridisegnare tutta la logistica. E la stazione di Bozzolo sarà in grado di reggere?” – si chiede Torchio secondo il quale, va bene il raddoppio della ferrovia, ma va anche abbinato ad un potenziamento della strada.
“Certamente i Sindaci del territorio, a partire dai Comuni sede di stazione ferroviaria – prosegue Torchio – dovranno essere coinvolti per gli effetti che tale necessaria decisione comporterà. Al nulla di fatto tra realizzazione dell’autostrada Mantova-Cremona e potenziamento della Ex Statale 10 “Padana Inferiore”, nonostante le reiterate promesse elettorali, cadute subito nell’oblio, bisognerà contrapporre una iniziativa credibile e non traguardata alle calende greche. Mi appello e ci appelliamo alle Istituzioni per garantire una risposta in tempi brevi, per evitare il collasso del nostro sistema viabilistico. E’ assolutamente necessario coinvolgere i sindaci delle stazioni soppresse ed elaborare un piano di logistica alternativa per questi tre anni. Penso che la politica debba battere un colpo e non reiterare il vecchio minuetto dei rinvii, sempre più inaccettabili” – conclude Torchio.
