Stop all’irrigazione fra due giorni nell’Alto Mantovano ma le scorte d’acqua si stanno esaurendo quasi ovunque

MANTOVA – Irrigazione al capolinea per le aziende agricole dell’Alto Mantovano: l’acqua non sarà più disponibile a partire da sabato. La comunicazione ufficiale arriva dal Consorzio di bonifica Garda Chiese, che oggi ha riunito i rappresentanti delle associazioni di categoria del mondo agricolo.
“Essendo prossimi all’esaurimento i volumi idrici disponibili, l’ente regolatore disporrà a breve la riduzione dei deflussi dal Lago d’Idro a un valore che non consentirà più di mantenere in esercizio in canali irrigui – spiega il Consorzio –  Pertanto nella giornata di sabato 16 luglio sarà messo in asciutta il canale Arnò e non sarà più possibile irrigare i campi nel comprensorio Alto Mantovano che interessa i comuni di Castiglione delle Stiviere, Solferino, Medole, Guidizzolo, Cavriana”.
La chiusura, un evento di carattere straordinario, interessa un territorio di tremila ettari e circa ottocento aziende.
La situazione è drammatica. Per le aziende dell’Alto Mantovano si stima un danno di decine di milioni di euro ma il quadro è di enorme difficoltà anche nel resto della provincia.
Il fiume Oglio è in asciutta e i nostri impianti di San Michele in Bosco, Campitello e Cesole sono fermi perché non pescano più acqua – dice la presidente del Consorzio di Bonifica Territori del Mincio Elide Stancari – Le notizie dal lago d’Iseo non sono confortanti perché non vi è speranza che la portata possa aumentare. Pertanto il Consorzio, proprio in queste ore, sta valutando possibili soluzioni per cercare di prelevare comunque l’acqua con apparecchiature mobili da immettere nella rete consortile”.
Dal territorio gli agricoltori rilevano come sia rimasta ancora irrealizzata l’ipotesi di creare uno sbarramento a monte di Cesole, così da garantire la viabilità attraverso il ponte di barche e di assicurare con continuità l’acqua nei canali dei territori attigui.

Nell’Oltrepò si è manifestata una carenza di acqua dovuta a una perdita sotto la paratoia al sostegno Crema, sul canale Emissario, nel comune di San Benedetto Po. “Abbiamo avuto un abbassamento di quota dell’acqua, ma ora i livelli si stanno rialzando, tornando ai valori precedenti”, spiega la presidente del Consorzio di bonifica Terre del Gonzaga, Ada Giorgi.

Oggi intanto il governatore Attilio Fontana e l’assessore regionale agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Settori, hanno fatto il punto della situazione.
“Le ultime riserve per l’agricoltura – ha sottolineato Fontana- si stanno esaurendo e oltre il 25-30 luglio non possiamo andare. Per l’acqua potabile, grazie al cielo, la falda è ancora ricca e non abbiamo, per ora, preccupazioni”.
“Con meno 61% di risorsa idrica rispetto allo storico, con zero neve sulle montagne, da sempre il nostro magazzino per affrontare l’estate – ha spiegato Sertori – diventa veramente difficile gestire e coordinare la stagione irrigua ma Regione Lombardia sta facendo un lavoro molto attento in coordinamento con le associazioni e gli enti preposti per far fronte alla situazione. Abbiamo messo in campo il primo provvedimento il 31 marzo, alla luce del fatto che c’era poca risorsa idrica e abbiamo deciso di posticipare i rilasci. Dopo 10 giorni, avevamo ottenuto una piccola scorta e così è partita la stagione irrigua”.

PER L’ACQUA POTABILE AL MOMENTO NON CI SONO PARTICOLARI CRITICITA’

Sulla situazione idropotabile non ci sono particolari criticità – ha chiarito l’assessore Sertori – sono stati fatti però appelli ai cittadini per un uso consapevole dell’acqua. I problemi persistono sull’acqua ad uso irriguo per la quale l’obiettivo che ci siamo posti e per cui ci stiamo adoperando è quello di salvare almeno il primo raccolto”.
“Ieri – ha sottolineato Sertori – abbiamo firmato il provvedimento per la deroga al minimo deflusso minimo vitale (DMV) sul bacino dell’Adda, mentre oggi si procederà con quella relativa al bacino dell’Oglio. Anche questi provvedimenti vanno in aiuto al comparto agricolo”.

Per quanto riguarda le organizzazioni agricole è il presidente provinciale di Coldiretti Paolo Carra a rimarcare la grande difficoltà del momento ma a dichiarare anche: “E’ stato fatto il massimo, anche come Consorzi di Bonifica, più di così non si poteva davvero fare e non si può chiedere di più ai laghi: il problema è che non c’è davvero più acqua. Nell’alto mantovano si completerà a fatica il primo raccolto, cosa che non accadrà fortunatamente nel resto del territorio provinciale dove arriva l’acqua derivata dal Garda”.
Cosa significherà la minor produzione di colture come il mais che servono per l’alimentazione del bestiame? “Il rischio di non riuscire a garantire l’alimentazione degli allevamenti nel Mantovano non dovrebbe esserci ma in altre zone della Lombardia come il Cremasco o in alcune aree del Bergamasco il problema si profila davvero e il futuro che ci aspetta è quindi davvero difficile”.

Queste le azioni messe in campo in dettaglio e la fotografia, lago per lago:

LAGO DI GARDA
Il livello attuale del Lago di Garda è: – 53,2 cm (riempimento in percentuale = 41%) 1 cm di lago = 3,2 milioni di metri cubi d’acqua). Erogazione attuale: 70 m3/s che, dedotto il DMV di 6 m3/s (non derogato) corrispondono al soddisfacimento del 100% delle derivazioni irrigue, viene inoltre erogato un plus per il fiume Po.
Si proseguirà sino a fine stagione irrigua.

LAGO D’IDRO Il livello attuale del Lago d’Idro, Fiume Chiese è di 366,91 (riempimento in % = -8,7% (si sta svuotando il lago sotto il livello minimo) – 1 cm di lago = 104.000 metri cubi d’acqua.
Erogazione attuale: 17,50 m3/s che, dedotto il DMV di 2,5 m3/s (non derogato) corrispondono al soddisfacimento del 58 % delle derivazioni irrigue.

LAGO MAGGIORE – Il livello attuale del Lago Maggiore è – 6,2 cm (riempimento in percentuale = 23,8; 1 cm di lago = 2,1 milioni di metri cubi d’acqua). Erogazione attuale: 142,00 m3/s che, dedotto il DMV di 17 m3/s (non derogato) corrispondono al soddisfacimento del 54% delle derivazioni irrigue. Se non piove si prevede di poter mantenere l’erogazione fino al 25 luglio, poi si prevede che il lago si troverà al livello minimo e l’erogazione nel Ticino sarà dipendente dagli afflussi provenienti da monte (Val d’Ossola e Svizzera)

LAGO DI COMO – Il livello attuale del Lago di Como è – 38,2 cm (riempimento in % = 1,2% – 1 cm di lago = 1,4 milioni di metri cubi d’acqua). Erogazione attuale: 111,60 m3/s che, dedotto il DMV di 11 m3/s (derogato) corrispondono al soddisfacimento del 46% delle derivazioni irrigue.
Se non piove si prevede di poter mantenere l’erogazione fino al 25 luglio, poi si prevede che il lago si troverà al livello minimo e l’erogazione nel Ticino sarà dipendente dagli afflussi provenienti da monte.
Sono stati raggiunti 3 accordi volontari con i gestori idroelettrici della Valtellina-Valchiavenna (A2A, Edion e Enel): 16 giugno per 10 gg per garantire un deflusso verso il lago di circa 3,7-4 milioni di metri cubi al giorno (esclusi in WE) che corrispondono a una portata in ingresso di circa 40 m3/s
27 giugno l’accordo è stato garantito per altri 10 giorni; 8 luglio è stato acquisita la disponibilità per garantire almeno per altri 10 giorni 5,7 milioni di metri cubi al giorno (anche con riattivazione impianto Enel in manutenzione).

LAGO D’ISEO

Il livello attuale del Lago d’Iseo è di – 22,3 cm (riempimento in % = 5,7% – 1 cm di lago = 600.000 metri cubi d’acqua)
Erogazione attuale: 34,80 m3/s che, dedotto il DMV di 3,5 m3/s (derogato) corrispondono al soddisfacimento del 41% delle derivazioni irrigue.
Se non piove si prevede di poter mantenere l’erogazione fino al 25 luglio, poi si prevede che il lago si troverà al livello minimo e l’erogazione nel Ticino sarà dipendente dagli afflussi provenienti da monte.