Il gruppo Pd in Consiglio regionale presenta un progetto di legge finalizzato alla tutela delle aree agricole lombarde dall’installazione di impianti fotovoltaici a terra e invita ad una programmazione regionale relativa agli impianti fotovoltaici negli edifici pubblici, per il raggiungimento degli obiettivi regionali di produzione di energia da fonti rinnovabili.
I principi alla base della proposta di Legge: preservare la vocazione agricola delle aree destinate alla produzione agroalimentare, la biodiversità e l’aspetto paesaggistico salvaguardando le caratteristiche agronomiche dei suoli; limitare il consumo di suolo; incentivare le fonti di energia rinnovabile negli edifici pubblici, con l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti.
Con questo progetto di legge il Pd chiede di intervenire sulla Legge Regionale n. 26 del 2003, indicando in maniera chiara la tutela dei suoli agricoli, la salvaguardia e la preservazione del valore e della vocazione delle aree agricole, fornendo una visione e un orientamento dai criteri più stringenti proprio sul fotovoltaico a terra.
“L’intervento di Regione Lombardia introdotto qualche settimana fa e presentato a Pegognaga dall’assessore Beduschi – spiega il consigliere del PD Marco Carra, capogruppo in Commissione Agricoltura – è molto debole e solo lievemente tutelante nei confronti dei suoli agricoli lombardi. Le aree in cui sono installati impianti fotovoltaici a terra, la cui permanenza sul terreno è prevista per almeno vent’anni, determina conseguenze sia sulle caratteristiche del suolo che sul consumo effettivo di suolo, difficilmente invertibile.
Abbiamo già espresso la nostra contrarietà ai parchi fotovoltaici a terra nelle aree agricole e in quelle protette in sede di Commissione Agricoltura e – dice Carra – con questo progetto di Legge chiediamo di rivedere una normativa su cui la regione ha facoltà di intervenire e nello stesso tempo di spingere perché venga rimodulata a livello nazionale. Pertanto, per noi è un chiaro no al fotovoltaico su suolo agricolo! Il fotovoltaico è sicuramente da incentivare, ma devono essere privilegiati i tetti delle aree urbanizzate, non certo i terreni agricoli o le aree protette che vanno tutelati”.