MANTOVA – Ai tempi del Covid, si sa, purtroppo la vita si complica e quelle che potevano sembrare situazioni normalmente affrontabili fino a un anno fa, si trasformano spesso in vicende molto difficili.
Come quella di cui sono stati protagonisti la notte scorsa un ragazzino di 13 anni di Mantova e il suo papà. Il giovane è positivo, ha mal di denti, che con il passare delle ore diventa insopportabile al punto da farlo stare male.
Il padre a un certo punto, vedendo le sofferenze del figlio, chiama il 118. Sono passate le 3 di notte ma il ragazzo ha bisogno di essere visitato al più presto. Ecco che un’ambulanza lo va a prendere nella sua casa in un quartiere a sud della città e lo porta al pronto soccorso.
Una volta curato con la terapia per i denti il ragazzo viene dimesso.
A quel punto però. per cause ancora da chiarire, l’unica possibilità che i due intravedono per tornare a casa è quella di mettersi in cammino, nel cuore della notte (pare non abbiano chiamato un taxi proprio per la positività del ragazzo)
Cosa che papà e figlio fanno fino a quando, dopo poco, vengono avvistati da una Volante della Polizia. Vedendo la scena gli agenti si avvicinano e chiedono loro spiegazioni. Il papà racconta tutta la vicenda e questo basta ai poliziotti per chiamare immediatamente l’ospedale e far arrivare sul posto un’ambulanza che carica lui e il ragazzo e li porta subito a casa.
Una storia finita bene grazie alla solerzia dei poliziotti e anche alla fortuna che ha voluto che la pattuglia passasse proprio vicino a papà e figlio mentre stavano tornando a casa a piedi. Una vicenda però che fa davvero riflettere su come il Covid possa rendere la vita difficile anche per chi è asintomatico, come nel caso del ragazzino e come i servizi, ad iniziare da quelli assistenziali, non possano più ignorare questa nuova realtà.