Studio Viadana III: “Risultati allarmanti. Più attenzione da parte della Regione”

VIADANA – Di recente sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Science of the Total Environment“, i risultati dell’approfondimento dello studio Viadana III (del dicembre 2020). Uno studio fatto da ricercatori dell’università di Verona, in collaborazione con l’Osservatorio epidemiologico dell‘Ats, Agenzia di tutela della salute della Val Padana.

Le nuove analisi  – dichiarano i candidati M5S per Mantova e provincia, alle prossime elezioni regionali, Raffaella Scattolon e Giovanni Cappellazzi – confermano i dati della ricerca “Viadana III” già pubblicati, i quali evidenziavano che maggiore è la vicinanza alle fabbriche maggiore è l’impatto in termini sanitari sulla popolazione residente», dichiarano i candidati M5S per Mantova e provincia, alle prossime elezioni regionali, Raffaella Scattolon e Giovanni Cappellazzi.
«I dati – proseguono – inoltre evidenziano che le maggiori concentrazioni di biossido di azoto e polveri sottili si trovavano nelle aree del distretto più vicine alle aziende del pannello truciolare.
I risultati sono allarmanti: per quanto riguarda la popolazione pediatrica, i dati del periodo 2013-2017 confermano il maggiore ricorso al pronto soccorso per problemi respiratori (+51%) e visite specialistiche pneumologiche (+87%) di bambini e ragazzi che vivono in un raggio di 2 km dalle aziende rispetto ai bambini lontani dalle fabbriche, già evidenziati nella precedente ricerca Viadana III.
Da tempo stiamo seguendo, e più volte attenzionato le istituzioni, sulle problematiche ambientali di questo territorio, per quanto riguarda le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale che le aziende del truciolo hanno in corso sul portale regionale. Soprattutto dopo le conclusioni dello studio epidemiologico “Viadana III” , gli enti preposti quali ARPA  e Provincia di Mantova, hanno chiesto in più occasioni alle aziende di intraprendere azioni il più possibile orientate ad una riduzione dell’inquinamento ambientale e di effettuare un approfondimento circa la possibilità di adottare livelli massimi di emissione inferiori a quelli proposti. In particolare, per quanto riguarda formaldeide, polveri e Nox.
Questi risultati invitano a intervenire urgentemente per migliorare la qualità dell’aria nel territorio, anche attraverso misure di prevenzione mirate a ridurre le emissioni legate alle attività industriali.
Su temi così importanti come la salute è necessario mantenere alta l’attenzione. E una Regione attenta alla salute dei propri cittadini non può esimersi dall’intraprendere tutte le azioni necessarie in questa direzione.»