Suzzara: circa 2mln di euro per il Piano Diritto allo Studio 2023-2024

SUZZARA – È stato approvato nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 27 novembre il Piano Diritto allo Studio 2023/24. Illustrato  dall’assessora Raffaella Zaldini, il nuovo Piano vuole essere un quadro a tutto tondo di tutte le azioni del Comune che, direttamente  o indirettamente, mirano al benessere dei minori, con speciale attenzione alla fascia d’età 0-14: quella in cui si determina in gran parte  il futuro, si scoprono potenzialità, si acquisiscono strumenti che li accompagneranno tutta la vita.

Analizzando il punto di vista contabile, agli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del territorio comunale  è stato destinato per l’avvio dell’anno scolastico 2023/24 e per il suo svolgimento un budget previsionale di più di 1 milione e 700 mila  euro per tutti servizi scolastici (refezione, trasporto, pre e dopo scuola, educatori) che si alza di altri 750mila euro se consideriamo anche  il servizio di Asilo Nido (sempre escluse le entrate). L’analisi demografica permette di comprendere la domanda di istruzione necessaria al territorio. La popolazione under 14 di Suzzara  ammonta a 2.951 individui su un totale di popolazione di 21.280, e risulta essere il 13,86% rispetto alla popolazione residente. La domanda  potenziale per i servizi scolastici comunali relativi all’anno scolastico 2023/2024 riguarda 2.184 alunni frequentanti le scuole di Suzzata  dell’infanzia (451), primaria (983) e secondaria di primo grado (750).

Sul fronte della progettazione scolastica supportata dal Piano, in entrambi gli Istituti Comprensivi assumono notevole importanza i laboratori  linguistici, quelli di teatro, di musica e la psicomotricità.

Sul fronte del sistema dei servizi comunali a supporto del diritto allo studio, pur in presenza di un calo della popolazione scolastica, aumenta  il numero degli utenti che accedono al Trasporto e alla Refezione. Contemporaneamente si registra l’aumento dei costi degli stessi servizi, sia  di carattere contrattuale sia dovuti all’adeguamento Istat. Per quanto riguarda il Sistema 0-6 anni, il Coordinamento Pedagogico Territoriale sta muovendo i suoi primi reali passi. Dopo la complessa fase  di costituzione degli organi (CPT e Comitato Locale Zerosei) – come sottolineato dall’assessora Zaldini – “ora la sfida è trovare il perfetto coordinamento,  in modo collegiale e collaborativo con tutti gli interlocutori coinvolti, oltre alle scuole, l’amministrazione del Distretto e i genitori. Parlo di sfida poiché non ci sono modelli da seguire, ma sarà necessario creare un piano di lavoro calato e adeguato alla realtà del nostro territorio, che costruisca un sistema di qualità diffusa a vantaggio di bambini e famiglie”.