SUZZARA – Un tributo a una vita dedicata al volontariato, alla cultura e al sociale. Venerdì 30 maggio, alle 18.30, si terrà la cerimonia di intitolazione della Sala Civica di via Montecchi ad Antonio Magnani, alla presenza del sindaco Alessandro Guastalli e delle autorità cittadine.
L’evento sarà anche l’occasione per inaugurare la nuova veste della Sala Civica, recentemente rinnovata dall’Amministrazione Comunale.
L’intitolazione di questo spazio alla memoria di Antonio Magnani vuole celebrare il suo instancabile impegno nel mondo del volontariato, che lo ha reso una figura di riferimento per Suzzara.
Nato il 27 agosto 1930, Magnani ha vissuto tutta la sua vita a Suzzara, iniziando la sua attività lavorativa nel dopoguerra, a soli 15 anni, presso l’ospedale Montecchi. La sua determinazione e serietà lo portarono presto a nuove opportunità, prima alla Cooperativa Autoriparatori (Fiat Rangoni) e poi alla Scuola di Arti e Mestieri, dove dal 1950 cominciò a insegnare disegno meccanico.
Nel 1956, fu assunto definitivamente come segretario della Scuola, ruolo che ha ricoperto fino al 1999. Nel frattempo, nel 1962, sposò Gabriella Carra, con cui ebbe un figlio, Nicola.
Nel corso della sua vita, Magnani ha dedicato energie e passione al volontariato, impegnandosi attivamente nel Comitato Opilio Zuccati, di cui fu membro dal 1991 e presidente dal 1997 al 2021, promuovendo raccolte fondi per attrezzature mediche e strumenti diagnostici per l’ospedale.
Fu anche presidente dell’Associazione Tennis Suzzara (1981-1993) e fondatore del Gruppo Ricerche Padane e Storia Locale, oltre a collaborare con le associazioni Amici del Cinema e Amici del Premio Suzzara.
Nel corso degli anni, Magnani ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui: Cavaliere della Repubblica (2007); Medaglia d’oro per il lavoro della Camera di Commercio di Mantova (1998); Attestati di merito per la sua instancabile azione volontaria (Croce Rossa, Consulta del Volontariato Sociale e altre realtà locali).
L’intitolazione della Sala Civica rappresenta dunque un omaggio concreto a un uomo che ha dedicato tempo, energia e passione alla comunità, lasciando un’eredità di impegno e solidarietà.