Suzzara, migliorano i conti della Fondazione Boni che punta alla riapertura del centro diurno e a diventare anche una struttura per cure intermedie

SUZZARA – Dopo un anno difficilissimo, il 9 luglio scorso, la Fondazione Boni di Suzzara ha approvato un bilancio al 31 dicembre 2020 che evidenzia una perdita importante, in linea con le fosche previsioni di tutto il settore.
A spiegarlo è il presidente della Fondazione Luca Talarico che dichiara: “col 30 giugno di quest’anno la Fondazione e i suoi servizi iniziano a intravedere la fine di un periodo molto complicato sotto diversi punti di vista. L’arrivo del vaccino a fine 2020 e la somministrazione alla quasi totalità di ospiti e operatori ha sicuramente permesso di invertire il tragico trend in atto con la seconda ondata di fine anno, permettendo all’Ente di affrontare le ondate successive senza alcun danno, grazie alla protezione offerta dall’ immunizzazione. Questo ha comportato la ripresa graduale ma senza enormi difficoltà di tutti i servizi, tranne di alcuni che dovranno essere attivati nell’autunno, come il centro diurno integrato”.
” Tornando sul bilancio al 30 giugno 2021, anche se non previsto da Statuto e da regolamenti, il Consiglio di Amministrazione ogni anno approva un bilancio di esercizio intermedio, cioè a cadenza semestrale, con la supervisione dei ragionieri commercialisti e del revisore legale dei conti al fine di avere un idea precisa e ufficiale della  tendenza gestionale in atto. Tutti i mesi, comunque,  vengono prodotti report su costi e ricavi come se si trattasse di un bilancio annuale, che già evidenziano eventuali scostamenti da previsioni e bilancio di anni precedenti” coontinua Talarico.
“Al 30 giugno di quest’ anno il bilancio della Fondazione ha visto ridurre dell’8,8% i ricavi della gestione caratteristica rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso, quando il Covid-19 non aveva ancora spiegato i suoi drammatici effetti. Pur tuttavia, nel corso del 2021 vi è stato un lento ma costante aumento nella copertura dei posti e nella saturazione dei servizi, in parallelo alla riapertura delle attività in generale e alla progressiva saturazione dei posti letto nel resto del territorio. I numeri del bilancio  che sino a marzo erano fortemente negativi, in quanto evidenziavano una perdita importante, a partire dal mese di maggio hanno conosciuto un deciso miglioramento, grazie soprattutto al controllo dei costi e alle manovre di contenimento messe in atto con il bilancio di previsione 2021” spiega il presidente.
“La tendenza pertanto è del tutto favorevole e permette un lento ma progressivo equilibrio dei conti, anche se non ancora coi numeri pre-pandemia. La strada per il ritorno alla normalità nei nostri Enti è ancora lunga ed è subordinata al controllo dei contagi, al presentarsi di nuove varianti soprattutto nella ripresa autunnale. La parola d’ordine di quest’anno per le nostre strutture in genere è comunque “resilienza” e nonostante le difficoltà, la Fondazione continuerà a fare progetti per il futuro” continua

In particolare la Fondazione:

  • Vuole riattivare il servizio di Centro diurno integrato per anziani, chiuso nel 2020 a seguito delle ordinanze Covid;
  • Ha aderito al progetto della Fondazione Amplifon per mettere in collegamento con dotazioni multimediali i nostri anziani con altre strutture, o per assistere in tempo reale a spettacoli, eventi ecc;
  • Sta valutando l’acquisto di un’attrezzatura per il miglioramento dei tempi di diagnostica degli ospiti attraverso lo screening rapido del sangue direttamente nei nostri ambulatori medici;
  • vuole candidarsi a struttura di cure intermedie per il prossimo assetto del socio sanitario come previsto dalla riforma della Sanità Lombarda, grazie ai posti disponibili sulla Rsa Boni2;
  • Dopo il convenzionamento con l’Università di Brescia per ospitare tirocini di infermieri e fisioterapisti, vuole attivare altre forme di collaborazione col mondo accademico;
  • Vuole potenziare il Poliambulatorio specialistico con figure quali il dietista, il medico internista, il fisiatra, proponendosi alla popolazione anziana con la professionalità acquisita nella gestione dei servizi domiciliari e residenziali, e anche rivolgendosi ai non abbienti, con l’ausilio di Enti o associazioni filantropiche del territorio;
  • Vuole continuare la bellissima esperienza di Radio Boni Libera, che coinvolge gli ospiti e li fa raccontare su un determinato tema, grazie anche alla collaborazione del tutto volontaria di un deejay professionista;
  • Grazie ad un sostegno in arrivo dal Comune di Suzzara vuole proporsi come centro per il trattamento dei postumi da Covid-19.

“Diceva Albert Einstein che c’è una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà. Niente di più vero. All’interno di ogni difficoltà c’è comunque un’ isola di opportunità: è questo l’insegnamento fra i tanti che ci viene dato dopo l’esperienza del Covid” conclude il presidente Talarico.