SUZZARA – Mercoledì 13 luglio si è svolto il quinto appuntamento del ciclo di incontri durante i quali l’Amministrazione comunale di Suzzara incontra i cittadini per illustrare i progetti e le opere sui quali l’ente sta lavorando, per fare il punto della situazione rispetto allo stato di avanzamento dei progetti più importanti e di ampio respiro per la comunità suzzarese.
L’incontro si è tenuto presso il Parco della Scienza e della Tecnica – Bar Agorà dove il Sindaco Ivan Ongari, con l’intervento del giornalista Vanni Buttasi in veste di moderatore della serata, insieme al progettista incaricato ing. Nicola Berlucchi e al dirigente dell’ufficio Tecnico arch. Marco Bianchi, ha approfondito il tema del restauro del Teatro Guido.
Il Sindaco ha introdotto la serata illustrando lo stato di avanzamento delle opere da eseguire sull’edificio, ricordando che si è giunti alla redazione del progetto definitivo, a cui seguirà una fase di concertazione con la Soprintendenza, per poi giungere al progetto esecutivo e la conseguente gara pubblica per l’affidamento dei lavori. La cifra stanziata dalla struttura commissariale regionale è di 4,2 milioni di euro, contributo assegnato nel 2018 per il recupero dell’edificio dopo il sisma del 2012. È stato inoltre ricordato che la struttura è già di proprietà comunale dal 2003 ed è un bene culturale vincolato, che ad oggi può essere recuperato non potendo subire modificazioni che conducano ad un uso diverso da quello vocato.
Il giornalista Vanni Buttasi, moderatore dell’evento, ha poi approfondito con un excursus storico la genesi del teatro, ricordandone le tappe principali, quali la sua progettazione a firma dell’ing. Francesco Piazzalunga nel 1890 con inizio costruzione nel 1894 e conclusione dei lavori nell’anno successivo. Il “Teatro Sociale” viene inaugurato con l’opera Faust, che regista un successo di pubblico e critica. Nei primi del ‘900 e fino agli anni ’30 l’edificio è oggetto di numerosi interventi di restauro; nel 1939 viene rinominato da Teatro Sociale a “Teatro Guido”, in onore del giurista del XIII secolo Guido da Suzzara. Nel 1956 viene rifatta la facciata esterna e nel 1983 si registra la chiusura definitiva del teatro. Negli anni ’90 il teatro è acquistato dal Comune e nel 2015 vengono eseguiti lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della struttura, oltre ad una bonifica della copertura in amianto. La serata prosegue con l’intervento dell’ing. Berlucchi, progettista dell’opera che ha spiegato lo spirito che ha guidato la redazione del progetto, cioè la conoscenza storica dell’edificio e l’approfondimento di tutte le modifiche apportate nel tempo, per trovare il modo di migliorarlo e rifunzionalizzarlo nel rispetto dei 130 anni di vita, che rappresentano un valore per la comunità, da conoscere e recuperare. Il focus dell’intervento del progettista ha approfondito tutti gli interventi edili che saranno eseguiti internamente, per una ristrutturazione rispettosa della genesi storica nonché dei vincoli imposti dalla Soprintendenza, oltre che a garanzia della sicurezza tenendo presente tutti i paradigmi costruttivi moderni, tra cui il miglioramento sismico. Lo studio sull’ubicazione degli impianti ha richiesto una particolare attenzione e approfondimento, in quanto è necessario adattare l’impiantistica moderna a una struttura storica che non può subire trasformazioni sostanziali. Anche le facciate esterne saranno oggetto di un restauro che restituirà alla città la bellezza dell’edificio. Quest’opera di recupero del Teatro Guido si inserisce in una visione d’insieme dell’Amministrazione comunale sulla Città, e principalmente sul recupero di una struttura che torni al decoro e dia lustro a via Zonta, una zona molto bella di Suzzara che comprende il Parco della Scienza e della Tecnica ed edifici progettati dall’ing. Piazzalunga, quali il Centro Culturale Piazzalunga e la scuola Olga Visentini. La parola chiave di questo tipo di intervento è “complessità”: per tutti i tipi di professionalità coinvolte e non solo in riferimento agli interventi che devono tener necessariamente presente i vincoli storici, ma anche dal punto di vista amministrativo, in riferimento all’iter di svolgimento dei lavori, e dal punto di vista economico, tenendo presente la difficile situazione attuale che vede una forte crisi inflattiva e registra repentini e importanti aumenti sul fronte dei costi di approvvigionamento delle materie prime. L’Amministrazione si impegna dunque a continuare un percorso che possa restituire ai cittadini suzzaresi, nel tempo, una parte storica e culturalmente rilevante della Città, partendo da fondamenta molto solide quali l’importante contributo regionale e un progetto approfondito.