Suzzara piange l’ex maresciallo Rissone: una vita dedicata al dovere e alla famiglia

SUZZARA – Si è spento lunedì 15 settembre, nel giorno del suo anniversario di matrimonio, l’ex maresciallo Antonio Rissone, figura storica dell’Arma dei Carabinieri e uomo profondamente legato alla sua famiglia e alla comunità. Con la sua scomparsa, avvenuta a 92 anni, ha raggiunto la sua amata Anna Maria Anghileri, compagna di vita che aveva perso lo scorso anno, con cui aveva condiviso sessant’anni di matrimonio.

Originario di Asti, piemontese autentico, Antonio Rissone ha scelto la strada dell’Arma giovanissimo, spinto da un’intuizione nata tra i filari di vigna, durante una vendemmia con il padre. “Papà, io voglio fare il carabiniere”, disse a 17 anni, e con il consenso paterno si arruolò nella caserma di Asti. Da lì iniziò un lungo percorso professionale che lo portò in Sicilia, tra Corleone, Prizzi e Castellammare del Golfo, dove mise alla prova la sua tempra e il suo senso del dovere.

Tornato al nord, a Verbania, conobbe Anna Maria, che sposò il 15 settembre 1963. La sua carriera lo portò ancora lontano: Potenza, poi di nuovo in Alta Italia, a Como, dove prestò servizio di frontiera. Nel 1970 approdò a Mantova, dove operò in borghese nel contrasto al lavoro nero. Dal 1977 al 1993 fu comandante della Stazione dei Carabinieri di Suzzara, lasciando un segno indelebile per rigore, umanità e dedizione. Alla pensione, il suo posto fu preso dal maresciallo Onorato Anzisi, con cui mantenne un rapporto di profonda amicizia.

Antonio Rissone era un uomo semplice e generoso, che amava coltivare il suo orto e dedicarsi con gioia ai suoi nipoti, che erano il suo orgoglio. “Posso dire – ha raccontato il figlio Francesco, con la voce rotta dalla commozione – che mio padre è stato un uomo fortunato, perché ha fatto il lavoro che ha sempre desiderato”.

I funerali si svolgono oggi alle 16.15, con partenza dall’abitazione di via Montecchi 14 per la chiesa dell’Immacolata. Dopo la Santa Messa, la salma sarà trasferita al cimitero di Mantova in attesa della cremazione, a cura dell’Agenzia Losi di Moglia.

Antonio Rissone lascia nel dolore i figli Francesco con Renata e Stefania con Mario, i nipoti Sara con Daniel, Francesco, Giulia con Lorenzo, Federico, Antonio, Filippo, Enea e Kendrich, i cognati Iole con Agostino, e tutti i parenti che lo hanno amato.

La comunità di Suzzara lo ricorda con affetto e gratitudine: un uomo che ha servito lo Stato con onore e ha vissuto la famiglia come il suo bene più prezioso