Suzzara, visita Tata Motors all’Iveco: clima di attesa e preoccupazione tra i lavoratori

SUZZARA – Questa mattina, dalle 9 alle 12, si è svolta l’attesa visita dei manager di Tata Motors presso lo stabilimento Iveco di via Valletta a Suzzara, nell’ambito del processo di acquisizione che si concluderà ufficialmente a marzo 2026.

Dopo l’accoglienza formale da parte della direzione aziendale, la delegazione ha seguito un programma scandito con precisione, dedicando circa 30 minuti a ciascun reparto:

  • Lastratura dalle 9.40 alle 10.10
  • Verniciatura dalle 10.15 alle 10.50
  • Montaggi dalle 11.00 alle 11.45
  • Finizione dalle 11.45 alle 12.15

Durante la visita, i lavoratori hanno potuto osservare il gruppo di dirigenti Tata Motors e Iveco muoversi tra i reparti, ma senza possibilità di interazione diretta. Nessun confronto è stato previsto neppure con i rappresentanti delle Rsa aziendali, che da mesi attendono risposte concrete sul futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento.

Anche le sigle sindacali firmatarie del CCSL e la Fiom Cgil hanno preferito non rilasciare commenti, in attesa di un segnale ufficiale da parte del Governo, e in particolare dal Ministro dello Sviluppo Economico e del Made in Italy, Adolfo Urso, al quale è stata richiesta la convocazione di un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte.

Il clima tra i lavoratori resta di forte incertezza e preoccupazione, mentre anche la politica regionale si mobilita. Il Movimento 5 Stelle, con il sostegno di Pd, Patto Civico, Lombardia Migliore e Gruppo Misto, ha presentato una mozione di tre pagine al Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, chiedendo alla Giunta regionale di:

“monitorare con attenzione l’evoluzione del Piano Industriale di Iveco Group, anche tramite il confronto costante con il Governo, le parti sociali, gli enti locali e le rappresentanze dei lavoratori, al fine di garantire la salvaguardia dei siti produttivi lombardi e dei livelli occupazionali diretti e dell’indotto”;

“sollecitare il Governo nazionale affinché utilizzi pienamente i poteri di vigilanza e tutela previsti dalla normativa sul Golden Power, a garanzia della permanenza in Italia – e in particolare in Lombardia – delle attività produttive, dei centri di ricerca e delle competenze tecnologiche del gruppo Iveco”;

“riferire periodicamente alla Commissione consiliare competente sull’evoluzione della situazione occupazionale e produttiva nei siti lombardi del gruppo Iveco e sulle misure regionali adottate a tutela della filiera e dei lavoratori coinvolti”.