Svizzera, più di 300 casi di coronavirus ma scuole aperte per tutelare i nonni

SVIZZERA – Anche la Svizzera si prepara ad affrontare l’emergenza coronavirus, ma diversamente dall’Italia. A pochi chilometri dal confine lombardo, e con 337 casi di coronavirus, infatti, le scuole rimangono aperte. Per le autorità sanitarie il numero sarà destinato inevitabilmente a salire nei prossimi giorni e per tutelare i più anziani, insomma i nonni, che altrimenti sarebbero costretti ad occuparsi dei nipoti mentre i genitori sono al lavoro, aumentando così il rischio di trasmissione del virus, le scuole resteranno aperte. Decisione opinabile, almeno secondo alcuni esperti. Già da quest’oggi saranno in vigore anche nuove misure per ospedali, case di cura e case per anziani. Gli accessi al pronto soccorso, ad esempio, dovranno essere limitati e contingentati, solo per casi di vera emergenza. Chiunque accederà al pronto soccorso verrà comunque controllato. I primi casi di positività al Covid-19 in Svizzera si sono registrati da stranieri, italiani e francesi. Al momento sono tre i guariti già dimessi, e per ora solo 2 i morti.

 

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