GOITO – Incontro questa mattina nella sede di Coldiretti Goito per parlare della tangenziale che lambirà il paese, alleviando così il passaggio di auto e mezzi pesanti dal centro cittadino. Una riunione particolarmente apprezzata dagli agricoltori coinvolti nel tracciato della futura tangenziale, che purtroppo saranno i soggetti che subiranno il rovescio della medaglia, perché l’infrastruttura graverà sul loro futuro. A presentare i passaggi salienti del progetto, insieme al direttore di Coldiretti Mantova, Erminia Comencini, il vicepresidente di Coldiretti Mantova Fabio Mantovani, il segretario di zona Matteo Pilan, Gianni Rondelli dell’Area Tecnico Economica di Coldiretti Mantova e agli avvocati Gianfranco Zanetti ed Enzo Barilà del Foro di Brescia.
“Il progetto a disposizione – ha anticipato il vicepresidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani – non è ancora quello definitivo, per cui potrebbero successivamente intervenire delle modifiche ad oggi non previste. Allo stesso tempo, come Coldiretti Mantova abbiamo voluto incontrare i nostri associati per prospettare loro l’iter di un’opera che da un lato riteniamo indispensabile per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini di Goito e di coloro che quotidianamente transitano lungo l’attuale arteria viabilistica, dall’altro siamo fermi nell’intenzione di limitare al massimo i disagi per gli agricoltori, le aziende e i terreni agricoli che dovranno fare i conti con l’infrastruttura”.
Coldiretti Mantova, al momento della presentazione delle osservazioni, chiederà un’indennità aggiuntiva per i proprietari e conduttori dei fondi agricoli che dovessero subire interruzioni della viabilità intra-ponderale e si farà anche da portatrice di interessi comuni per limitare in determinati tratti del percorso i risvolti negativi dell’opera stessa.
Verranno chiesti anche il riconoscimento di una indennità annuale per un periodo di almeno tre anni derivante dai mancati redditi futuri, causati dalla diminuzione della fertilità e della produttività dei terreni, nel caso di aree destinate alla realizzazione di deposito temporaneo di materiali inerti come terre e rocce.
Nel caso di terreni espropriati e terreni occupati temporaneamente, si chiederà la previsione di una indennità aggiuntiva, in grado di coprire le perdite economiche per mancato utilizzo dei titoli Pac e per la diminuzione della superficie all’impegno agroambientale o biologico.