Teatro di Villastrada, da Carra (Pd) nuovo emendamento perché torni di proprietà pubblica

Il teatro di Villastrada
VILLASTRADA (DOSOLO) – “Dopo aver perso tutti i treni, colpevolmente, ci aspettiamo che la regione metta a disposizione i fondi necessari perché il teatro torni ad essere di proprietà pubblica. A questo proposito nel prossimo assestamento di bilancio presenterò un altro emendamento, l’ennesimo, per chiedere i fondi per l’acquisizione dell’immobile del Teatro, oggi di proprietà di privati venduto all’asta dopo diversi tentativi andati deserti.
La regione si dimostra ancora una volta assente dai territori. E’ di un anno fa l’incontro a Villastrada dove l’attuale maggioranza rassicurava sul contributo da destinare all’Amministrazione Comunale per l’acquisizione del Teatro. Nulla è accaduto”.
Marco Carra, consigliere regionale del Partito Democratico, annuncia un altro emendamento, dopo quello che la maggioranza aveva bocciato a dicembre, in cui chiedeva 400 mila euro da destinare quale contributo al Comune di Dosolo per l’acquisizione del Teatro Sociale nella frazione di Villastrada. Carra presenterà l’emendamento in ambito di discussione dell’assestamento di bilancio nel consiglio regionale previsto per l’ultima settimana di luglio.
“Adesso che il teatro è nelle mani di soggetti privati ci si aspetta che la regione metta i fondi necessari, cosa che non ha fatto, colpevolmente. Nel prossimo assestamento di bilancio presenterò un emendamento, l’ennesimo, per cercare questi fondi e far in modo che lo stabile possa tornare di proprietà pubblica. In tutti questi mesi dalla maggioranza hanno speso solo parole, ma la regione sul territorio è totalmente assente, a distanza di un anno dall’incontro che si è tenuto a Villastrada niente è accaduto e il teatro è finito in mano ai privati – commenta Carra”.
Il teatro è punto di riferimento dell’attività socio culturale, e la questione era stata portata all’attenzione della regione qualche tempo fa, con una richiesta di cofinanziamento.
In risposta ad un’ interrogazione dello stesso consigliere dem regione Lombardia aveva dichiarato che il teatro non rientrava nelle priorità, richiedendo ulteriore documentazione, lasciando poco spazio ad una conclusione positiva della vicenda. Dopo due aste deserte, infatti, l’immobile è stato acquistato da una cordata di privati.