MANTOVA – 1.070 ore di colloqui individuali, 2687 chiamate (56,44% maschi 46,04% femmine e 1% non rilevato): sono i numeri dell’attività di Telefono Amico Mantova per l’anno 2023. 18 i volontari che hanno svolto servizio. A chiamare maggiormente è la fascia di età tra i 56 e i 65 anni (26,31%). Quella compresa tra i 26 e i 65 anni rappresenta il 79,05% del totale degli appellanti.
Dati che riflettono le percentuali di crescita a livello nazionale, nei 20 centri locali distribuiti sul territorio, infatti, lo scorso anno sono arrivate 300 richieste di aiuto al giorno, quasi 115mila in tutto l’anno.
Tra le modalità di richiesta di aiuto cresce Whatsapp (+14%) e la e-mail (+10%), soprattutto tra i giovani, anche se la maggiorparte continuano a telefonare. I problemi più frequenti sono quelli legati all’area del sé, seguiti da quelli connessi alle relazioni e alla sessualità oltre che all’emarginazione.
Numeri che testimoniano un continuo aumento del malessere psicologico, ma anche una maggiore propensione a riconoscerlo e a chiedere velocemente aiuto.
Il centro di Mantova ha sviluppato il progetto “Ascolto empatico” attraverso una formazione permanente da parte di docenti interni ed esterni e iniziative esperienziali con altre associazioni del territorio. Si sono conclusi i progetti “Ascolto, ricadute effetti traumatici post pandemia” sostenuto dalla Fondazione Comunità Mantovana e il Progetto “Formazione e Tutoring volontari TAM” con il contributo del Comune di Mantova per i quali sono stati ricevuti i relativi contributi.