Teleriscaldamento più caro del gas. Baschieri (FI): “Tea riveda gli aumenti”

MANTOVA – L’aumento del teleriscaldamento sta allarmando i cittadini e le forze politiche. A Mantova, da Forza Italia, arriva l’appello al Comune da parte di Pierluigi Baschieri

“Il caro bolletta non risparmia nemmeno il teleriscaldamento che nei primi due mesi del nuovo anno ha raggiunto l’aumento record del 200% rispetto ai prezzi applicati al kilowattora nel primo bimestre del 2021. Nel solo mese di gennaio 2022 abbiamo assistito ad un rincaro del 60% rispetto al dicembre dell’anno precedente.

Se qualcuno sperava che l’ecologico teleriscaldamento prodotto dal potentissimo turbogas della centrale Enipower fosse meno oneroso del gas si è sbagliato di grosso.

L’autorevole ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) in una audizione al Senato ha esplicitato che  nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, si è registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce e del 94% su quelle del gas. La cosa che sorprende più di tutte è che il teleriscaldamento prodotto dalla società Enipower di via Brennero, in cui Tea Spa ha una quota del 13%, è più caro del gas.

E dire che quel  turbogas, tanto contestato negli anni addietro dal centro destra e dai movimenti civici ed imposto dalla politica del centro sinistra, produce cinque volte il fabbisogno energetico della provincia di Mantova senza alcuna compensazione per il territorio mantovano nonostante le emissioni nocive rilasciate in atmosfera. Stiamo parlando di una società che macina milioni di utili e dividendi per i soci dove a guadagnarci sono mamma Eni (86,5% delle quote azionarie) e Tea Spa (13,5% delle quote azionarie).

L’allarme è arrivato da alcuni amministratori di condominio che mi hanno scritto trasmettendomi le fatture di Mantova Energia, longa manus e partecipata di Tea Spa, società pubblica della quale il comune capoluogo detiene circa il 73% delle azioni. Ci sono famiglie che hanno visto raddoppiare le spese condominiali causa l’aumento esponenziale del teleriscaldamento e non  riescono più a far fronte ai rincari, così rischiano la morosità o peggio ancora lo sfratto. Non parliamo dei sacrifici per arrivare a fine mese. I primi a pagare dazio saranno gli inquilini degli alloggi popolari.

Impossibile non appellarsi ed interrogare il Sindaco Palazzi al fine che verifichi che non ci siano speculazioni sul teleriscaldamento dettate dal forte periodo di inflazione che sta mettendo a rischio la tenuta di tante piccole medie imprese e famiglie mantovane.

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