MANTOVA – Si è imbottita di farmaci e tranquillanti, per poi tentare il suicidio adagiandosi sulla sponda del lago: salvata in extremis, grazie al provvidenziale intervento di un giovane di origini nigeriane, che ha allertato la polizia locale, una donna di 87 anni. Tutto è accaduto attorno alle mezzanotte di domenica 31 luglio, quando una pattuglia di vigili, che stava passando per il lungolago dei Gonzaga, ha notato un giovane che faceva cenno di fermarsi. Il 23enne ha subito raccontato alla polizia locale di aver notato una signora, sdraiata sulla sponda del lago, quasi completamente sommersa dall’acqua. Immediato l’intervento degli agenti, che hanno raggiunto l’87enne portandola a riva e allertando il 118. In pochi minuti sono giunti i soccorsi: il personale del 118 ha subito trasportato la donna al pronto soccorso, dove le venivano prestate le cure del caso. E’ emerso che l’anziana si trovava in uno stato di semi incoscienza a seguito di un mix di farmaci assunti poco prima. Tutto è finito bene, per fortuna, grazie alla segnalazione del 23enne e alla prontezza della polizia locale: la donna è stata dimessa il giorno dopo. In preda probabilmente ad una forte depressione, aveva deciso di farla finita, lasciando a casa un biglietto d’addio destinato ai due figli. Nulla aveva fatto presagire ad un simile gesto, poiché i figli avevano sempre riservato al genitore le necessarie attenzioni e cure, come lei stessa aveva annotato sul biglietto lasciato nel suo appartamento.
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