Un grado in meno, (da 20 a 19) per un’ora in meno: e questo è lo scenario migliore, che potrebbe trasformarsi, nel caso di interruzione delle forniture in due gradi in meno per due ore in meno oppure, in alternativa, l’accensione potrebbe essere ridotta di 15 giorni. La scansione degli interventi sarebbe diversa a seconda delle aree del Paese: già adesso l’accensione scatta in date diverse, dal 15 ottobre all’1 novembre, da Nord a Sud.
Sono questi li scenari di risparmio gas relativo al settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato presentati dal ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani, in Consiglio dei ministri.
Mediante misure di minima riduzione delle temperature del riscaldamento, l’utilizzo di combustibili alternativi per limitati periodi e l’utilizzo ottimizzato dell’energia sarà possibile risparmiare tra i 3 e i 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno, ha spiegato Cingolani, annunciando una campagna di comunicazione per sensibilizzare pratiche virtuose nei consumi.
Il piano Cingolani sarà completato nei prossimi giorni, tra le iniziative, oltre all’abbassamento delle temperature, anche la questione scuola: il ministro esclude un ritorno alla Dad.