Potrebbero essere “migliaia” le morti causate da un fortissimo terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito oggi, 28 marzo, il sud est asiatico, con epicentro nella parte centrale del Myanmar. Il sisma è stato avvertito in Cina e in Thailandia, con conseguenze drammatiche anche a Bangkok dove un grattacielo in costruzione è crollato.
Lo ha reso noto l’Usgs, l’istituto geologico americano, secondo cui l’epicentro del sisma è stato localizzato 16 chilometri a nordovest della città di Sagaing, a una profondità di 10 chilometri, alle 14.20 ora locale, le 7.20 in Italia. Una seconda scossa di magnitudo 6.4 si è poi registrata 12 minuti dopo la prima con epicentro a 18 chilometri a sud di Sagaing.
In Myanmar “forse migliaia di vittime”
Si teme in Myanmar ”un alto numero di vittime” e ”danni ingenti ed estesi”, afferma l’US Geological Survey, che sul proprio sito Internet stima che potrebbero esserci ”migliaia di vittime”. Riferendosi alla stima sui decessi, l’Usgs parla di ”allerta rossa per vittime e perdite economiche correlate alle scosse” sismiche. ”E’ probabile un numero elevato di vittime e danni estesi, il disastro è verosimilmente esteso” si legge sul sito dell’Usgs.
Viene anche sottolineato che ”la popolazione di questa regione risiede in strutture vulnerabili alle scosse sismiche, sebbene esistano strutture resistenti. I tipi di edifici vulnerabili predominanti sono quelli informali, costruiti ad esempio in metallo o legno, e quelli con materiale sconosciuto o vario”. Per quanto riguarda ”le perdite economiche stimate” dall’Usgs, ”ammontano al 60-70% del Pil di Myanmar”.
Lo ha reso noto l’Usgs, l’istituto geologico americano, secondo cui l’epicentro del sisma è stato localizzato 16 chilometri a nordovest della città di Sagaing, a una profondità di 10 chilometri, alle 14.20 ora locale, le 7.20 in Italia. Una seconda scossa di magnitudo 6.4 si è poi registrata 12 minuti dopo la prima con epicentro a 18 chilometri a sud di Sagaing.
Caritas: “Molti ancora dispersi, comunicazioni interrotte”
Intanto la Caritas fa sapere che nella diocesi di Mandalay tutti gli operatori e le operatrici di KMSS sono al sicuro, ma alcune delle case dove vivono, sono crollate. Le telecomunicazioni sono limitate. Il direttore della diocesi di Mandalay ha riferito che molte persone nella città sono ancora disperse. È impossibile contattare i propri familiari a causa dell’interruzione delle comunicazioni”.
Secondo quanto spiegato in precedenza da un membro di una squadra di soccorso di stanza a Mandalay alla Bbc, “i danni sono enormi” e “anche il numero di morti è piuttosto alto. Il numero esatto delle vittime non è ancora noto, ma è almeno nell’ordine delle centinaia“, le parole del soccorritore.
Un ospedale nella capitale è stato dichiarato “area con molte vittime”. Cinque bambini e un novizio hanno quindi perso la vita nel crollo del monastero di Wailuwun a Taungoo, rende noto il sito di notizie locale ‘Eleven Myanmar’ con un post su ‘X’. Giornalisti dell’Afp a Naypyidaw hanno visto strade divelte dopo la scossa e pezzi di cornicioni dei palazzi nelle vie.
E’ intanto di almeno 25 vittime il bilancio accertato finora. Tra questi dieci persone, secondo quanto riferisce la Xinhua, sono morte nel crollo di una moschea a Mandalay, e altre otto nel crollo di un edificio in costruzione in un sobborgo della stessa città, riferisce il Guardian.
E ancora: gli aeroporti di Mandalay e Naypyidaw, capitale del Myanmar, sono stati gravemente danneggiati dal sisma. Disposta quindi la chiusura degli scali con il conseguente stop ai voli, riferisce il sito di notizie Myanmar Now.
La giunta al potere in Myanmar ha intanto dichiarato lo stato d’emergenza in sei regioni, rivolgendo un appello alla comunità internazionale affinché invii aiuti umanitari per la popolazione colpita. Lo stato d’emergenza, secondo quanto precisato in una nota, riguarda le regioni di Sagaing, Mandalay, Magway, il nordest di Shan, Naypyidaw e Bago. Come riporta l’Afp, il capo della giunta militare birmana Min Aung Hlaing è arrivato all’ospedale di Naypyidaw dove sono stati ricoverati i feriti.
Scossa anche in Thailandia, crolla grattacielo: 8 morti
Il terremoto è stato avvertito con forza anche a Bangkok, in Thailandia. Almeno otto le persone che hanno perso la vita a causa del sisma, ha reso noto il governatore di Bangkok Chadchart Sittipunt, spiegando che 7 vittime sono lavoratori uccisi dal crollo del grattacielo di 30 piani in costruzione nella capitale thailandese. 81 le persone intrappolate sotto le macerie, spiega il vice premier Phumtham Wechayachai. Decine di lavoratori sono stati tratti in salvo.
Il premier thailandese Paetongtarn Shinawatra ha annunciato la convocazione di una “riunione d’emergenza” del governo. Shinawatra ha quindi proclamato lo ”stato di emergenza” nella città. Evacuati uffici e negozi.
Adnkronos