MANTOVA – È prematuro sbilanciarsi su una stima dei danni, ma per le campagne – rileva Coldiretti Mantova – alcuni problemi si sono verificati non soltanto nella zona del Basso mantovano lambita dal fiume Secchia, dove una trentina di ettari sono stati inondati dopo la rottura di un argine nei pressi di Quistello, ma anche nell’Asolano e in alcune zone tra Suzzara, Borgoforte, Buscoldo e Campitello, dove la rete dei fossi non è riuscita ad assorbire la grande quantità di acqua che si è riversata negli ultimi giorni.
“Se l’acqua dovesse ristagnare per più giorni, tenuto conto che stiamo andando incontro a ulteriori momenti di pioggia, potrebbero verificarsi danni nei campi, in particolare per il frumento – spiega Antonio Scapinello, presidente della zona di Curtatone per Coldiretti Mantova – e il rischio è che non si riesca a seminare nemmeno in primavera”.
Lo scenario muta anche in funzione dei terreni e della loro capacità di drenaggio. “Se le superfici non sono livellate correttamente – spiega Simone Minelli, allevatore di Motteggiana – il rischio del ristagno aumenta, con maggiori possibilità di incorrere in fenomeni di asfissia radicale dei cereali”.
Conseguenze del meteo anche in località Barchi di Asola, dove Lorenzo Somenzi chiederà al consorzio di bonifica Garda Chiese di studiare la collocazione di pompe per la gestione delle emergenze idrauliche. “Le piogge battenti degli ultimi giorni – spiega – hanno portato alla tracimazione il canale Tornapasso, che ha mandato sott’acqua circa 180 ettari di terreni, in parte coltivati a seminativi”.
I rischi di allagamento di tali superfici impongono agli agricoltori della zona, molto spesso, di gestire i cicli colturali in previsione delle possibili esondazioni del canale, ma anche “chi ha già preparato i terreni in vista delle semine primaverili si vedrà costretto a intervenire di nuovo, con ulteriori costi di produzione”.