Terzo trimestre 2023, nel mantovano rallenta la produzione industriale: -0,3%

MANTOVA – Il terzo trimestre 2023 mostra un rallentamento della produzione industriale mantovana. Secondo l’analisi della congiuntura manifatturiera relativa ai mesi estivi dell’anno, effettuata dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova insieme a Confindustria Mantova, complessivamente, la produzione industriale da luglio a settembre 2023 vede un calo del -0,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Risultati negativi anche per gli ordini interni, mentre si collocano in territorio positivo il
fatturato e gli ordini esteri. Per quanto concerne le aspettative per l’ultimo trimestre dell’anno, per gli imprenditori mantovani emerge un clima di forte incertezza per tutti gli indicatori: domanda interna, domanda estera, produzione, fatturato e occupazione.

L’artigianato vede una variazione della produzione annua pari al -1%, con un calo
anche per gli ordini interni; emerge invece una sostanziale stabilità per il fatturato e una
ripresa degli ordini esteri.

Segnali negativi per il comparto del commercio, mentre una leggera ripresa emerge
per i servizi. Considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2022, la provincia di Mantova vede una contrazione del -0,3%,
migliore rispetto al dato della Lombardia, pari al -1,5%. Nella classifica regionale la
maggioranza delle province lombarde mostra segno negativo: Mantova si colloca in
quarta posizione.

Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia una ripresa del
fatturato totale (+1,3%) e degli ordini esteri (+1,8%), mentre gli ordini interni vedono un
calo del -7,5%.

Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media regionale, nei mesi estivi del 2023, quasi tutti i comparti si collocano in territorio negativo, con la sola eccezione dell’abbigliamento, degli alimentari, dei mezzi di trasporto e della chimica. Le performance peggiori riguardano il tessile, la carta-stampa, la siderurgia, i minerali non metalliferi, la gomma-plastica e il legno mobilio. Segno meno emerge anche per pelli-calzature e meccanica.

Per quanto concerne le aspettative per il quarto trimestre del 2024, per gli imprenditori mantovani emerge un clima di forte incertezza per tutti gli indicatori: domanda interna,
domanda estera, produzione, fatturato e occupazione. Sentiment simile anche a livello
lombardo, con una positività sul fronte dell’occupazione.

Nel terzo trimestre 2023 risulta in calo il comparto artigianale: la produzione mantovana registra una contrazione tendenziale del -1%, valore che risulta inferiore rispetto a
quello lombardo, pari al +0,5%. Poco più della metà delle province lombarde vedono
segno positivo, mentre Mantova si colloca in terz’ultima posizione. Rispetto allo stesso
periodo del 2022 vedono un calo anche gli ordini interni, mentre emerge una sostanziale stabilità per il fatturato e una ripresa degli ordini esteri.

Considerando il comparto della grande distribuzione, la variazione tendenziale relativa
al volume di affari risulta in calo del -0,2%, su cui pesa principalmente la componente
del commercio non alimentare, mentre in ripresa risultano l’alimentare e il non
specializzato. In forte contrazione la voce relativa agli ordinativi (–23%), sulla quale
incidono tutte e tre le componenti.

Il settore dei servizi, dal punto di vista del volume d’affari, mostra una crescita del +1,2%
per il territorio virgiliano. Entrando nel dettaglio, rispetto al terzo trimestre 2022, tutti i
comparti registrano una variazione negativa ad eccezione dei servizi alle imprese. I risultati relativi ai mesi estivi del 2023 mostrano un rallentamento tangibile, con una contrazione della produzione industriale e anche degli altri indicatori. Emerge inoltre un clima di profonda incertezza da parte degli imprenditori che va ad influire sulla fiducia delle imprese e degli investitori. Il dato relativo agli ordini esteri sembra mostrare ancora una certa tenuta per la nostra provincia, ma è difficile prevedere quali saranno gli andamenti dei prossimi mesi, anche alla luce degli ultimi scenari internazionali con l’avvio del conflitto israelo-palestinese. A ciò si aggiunge inoltre la caduta del potere d’acquisto dei salari, con la conseguente situazione di difficoltà dei ceti medi che porta ripercussioni sul fronte della domanda interna.

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