Test sui dipendenti Asst per verificare la risposta al vaccino. Da inizio anno contagi degli operatori sceso dell’80%

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MANTOVA – Controlli sui dipendenti per verificare la presenza degli anticorpi Covid dopo la somministrazione del vaccino: questo quanto predisposto da Asst Mantova, a partire dal 10 maggio, per valutare il grado di protezione dei lavoratori. Previsti 400 esami a settimana, su base volontaria, dando priorità agli operatori sanitari impegnati nei reparti Covid o comunque in situazioni di rischio di contagio.

Lo screening durerà una decina di settimane ed è attualmente in fase di organizzazione da parte dei professionisti della Medicina del Lavoro, della Medicina di Laboratorio e del Servizio di Prevenzione e Protezione. Sarà inviata una mail a tutti i dipendenti con l’invito a iscriversi a un portale dedicato: è prevista l’attivazione di ambulatori per il personale tecnico e amministrativo e la realizzazione direttamente a cura dei reparti per il personale sanitario. I test saranno processati dal servizio di Medicina di Laboratorio di Pieve di Coriano.

Già lo scorso anno, come ricorda Asst, i dipendenti erano stati sottoposti a un test per ricercare anticorpi contro le frazioni S1 e S2 della glicoproteina – proteina Spike – vale a dire un contatto con il Coronavirus. Una ricerca tutt’ora in uso per valutare il titolo anticorpale dei potenziali donatori di plasma iperimmune. Il nuovo test è, in termini tecnici, trimerico, quindi più completo: dosa gli anticorpi verso tutte le frazioni della proteina Spike, non solo quindi quelli prodotti dal contatto con il virus, ma anche quelli che si sono formati a seguito del vaccino.

Un’iniziativa importante alla luce del fatto anche secondo i dati disponibili, fra il primo gennaio e il 30 marzo il numero degli operatori di ASST che hanno contratto il virus sul posto di lavoro è diminuito dell’80%, passando da 255 a 55. Un crollo da imputare presumibilmente alla campagna vaccinale, visto che le condizioni organizzative non si sono modificate ie i ricoveri per Covid si sono rimasti piuttosto stabili o addirittura hanno registrato un incremento nel corso della nuova ondata pandemica.