Torna la protesta contro la Dad. Domani presidio anche al D’Este. Il movimento: “no all’apertura il 9 dicembre se non si affrontano prima le criticità”

Torna la protesta contro la didattica a distanza. Domani ci sarà un presidio anche al Liceo D'Este

MANTOVA – Torneranno domani, puntuali, alle 8 davanti alle scuole di Mantova per mettere in atto la seconda giornata di protesta.
Sono i ragazzi e i genitori del movimento School for future che chiedono la riapertura delle scuole e che domani, per due ore fino alle 10, torneranno a manifestare il loro dissenso contro la didattica a distanza, con le stesse modalità viste venerdì scorso.
Probabilmente sarà maggiore rispetto a una settimana fa il numero dei ragazzi che parteciperà alla protesta e che, con computer e tablet, si siederà davanti alla propria scuola o all’interno dei cortili per seguire in questo modo le lezioni a distanza degli insegnanti.
I dirigenti scolastici hanno confermato la disponibilità per l’uso dei cortili.
 Questa volta c’è stato anche il riscontro positivo della dirigente della Bertazzolo che metterà a disposizione dei ragazzi, nel cortile, banchi e sedie.
Ai presìdi della scorsa settimana e quindi quelli delle tre medie cittadine, del Liceo classico Virgilio, del Liceo scientifico Belfiore, e dell’Istituto Fermi, si aggiungerà domani quello del  Liceo delle Scienze Sociali I. D’Este
Il movimento, che a livello locale è stato chiamato Scuole Aperte Mantova, ha invitato ad aderire alla protesta il ministro Elena Bonetti, il sindaco Mattia Palazzi e alcuni assessori e il consigliere regionale Alessandra Cappellari. 

Il movimento ha già fatto sapere di non essere però d’accordo con la data del 9 dicembre individuata dal Governo per il rientro a scuola perchè: “non è cambiato nulla rispetto alla situazione precedente, quindi di fatto potrebbe essere un boomerang. Non si sono infatti minimamente affrontati i problemi del prima e dopo scuola, che sono i momenti in cui non vengono garantite quelle misure di sicurezza che ci sono invece in aula. Se non si affrontano queste criticità, ad iniziare dal trasporto – concludono dal movimento – i contagi potrebbero tornare a salire e senz’altro ci sarà chi, nei giorni prima di Natale quando ci saranno negozi aperti e non solo, tornerà a dare alla scuola la colpa del loro aumento”-

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